EASA Ordina Aggiornamenti Software per Flotta Airbus A320 a Causa Aumento Attività Solare

Il monitoraggio spaziale globale ha confermato una ripresa significativa dell'attività solare a partire dal 29 novembre 2025, interrompendo un periodo di quiete geomagnetica. Questa rinnovata effervescenza è stata catalizzata dalla regione attiva AR4294, che è ruotata in posizione visibile rispetto alla Terra. L'osservazione ha registrato l'emissione di tre brillamenti di classe M nelle precedenti ventiquattro ore, un indicatore chiave di potenziale disturbo spaziale.

Tra gli eventi, un brillamento di intensità M5.9, avvenuto il 28 novembre, ha innescato un blackout radio di moderata entità che ha interessato prevalentemente l'Oceano Pacifico, evidenziando la vulnerabilità delle comunicazioni a lungo raggio. La regione AR4294, un complesso gruppo di macchie solari, rappresenta un punto focale di instabilità magnetica, con linee di campo magnetico intrecciate che possono rilasciare energia sotto forma di brillamenti.

Le conseguenze dirette di questo incremento dell'attività geomagnetica si sono manifestate rapidamente nel settore aeronautico. In risposta, l'Agenzia dell'Unione Europea per la Sicurezza Aerea (EASA) ha emesso un'Impartitura di Aeronavigabilità d'Emergenza (EAD) in data 28 novembre. Questa direttiva impone aggiornamenti software urgenti per una flotta stimata in circa 6.000 unità appartenenti alla famiglia Airbus A320.

La necessità di questo intervento normativo deriva dalla riconosciuta suscettibilità dei sistemi di bordo di questi velivoli alle interferenze causate dalle radiazioni solari. L'aggiornamento software mira specificamente a mitigare l'impatto delle particelle cariche e delle radiazioni elettromagnetiche sui sistemi di controllo di volo e di comunicazione. La rapidità dell'azione dell'EASA riflette un quadro normativo sensibile alle minacce spaziali emergenti.

L'attività solare si colloca attualmente in una fase di potenziale crescita verso il picco del ciclo solare 25, che segue cicli di circa undici anni. Brillamenti di classe M sono sufficienti per causare interruzioni delle comunicazioni radio ad alta frequenza (HF) e potenziali problemi di navigazione GPS, come dimostrato dall'evento del 28 novembre. Questo tipo di evento sottolinea l'importanza della resilienza dei sistemi avionici moderni di fronte alla meteorologia spaziale.