Indice Topix in Stallo per l'Attesa delle Decisioni sui Tassi della Fed e della BOJ

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Il mercato azionario giapponese ha mostrato una flessione, con l'indice Topix che ha interrotto la sua progressione verso massimi storici in attesa delle imminenti deliberazioni sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense e della Bank of Japan (BOJ). Mercoledì 10 dicembre 2025, il Nikkei 225 ha concluso le contrattazioni in ribasso dello 0,3%, attestandosi a 50.481,99 punti, un dato che riflette una diffusa cautela tra gli investitori sia giapponesi che internazionali. Questa dinamica di mercato è strettamente correlata alle divergenze nelle politiche monetarie delle due principali banche centrali, un elemento che modella in modo significativo le aspettative economiche a livello globale.

L'incertezza è palpabile mentre i mercati assimilano le mosse contrastanti tra Washington e Tokyo. La Federal Reserve ha concluso il suo incontro, dove il consenso di mercato prevedeva un taglio dei tassi di un quarto di punto percentuale, portando il tasso sui federal funds nell'intervallo 3,5% - 3,75%. Questa azione accomodante negli Stati Uniti si contrappone alla postura della Bank of Japan, la quale, secondo quanto riportato, ha rinviato le discussioni sull'aumento del proprio tasso di riferimento durante la riunione di dicembre, mantenendo una politica di allentamento in virtù di una prospettiva inflazionistica ancora considerata contenuta. La BOJ ha mantenuto il tasso di riferimento a 0,50% dopo averlo alzato di 25 punti base a gennaio, ma fonti indicano la possibilità di un aumento al 0,75% nella riunione del 18-19 dicembre, il livello più alto in circa trent'anni, per contrastare l'inflazione che ha superato l'obiettivo del 2% per 43 mesi consecutivi.

Storicamente, la divergenza tra le politiche monetarie delle due nazioni influenza direttamente il tasso di cambio, con una politica più restrittiva negli USA che tende a rafforzare il dollaro rispetto allo yen. Nonostante il clima generale di incertezza, la debolezza dello yen ha conferito un vantaggio competitivo a settori specifici dell'economia giapponese, in particolare alle società esportatrici. Ad esempio, Honda Motor ha registrato un incremento del 3,3% nel valore delle proprie azioni, beneficiando della maggiore competitività dei suoi prodotti sui mercati esteri. Allo stesso modo, fornitori legati al settore dell'intelligenza artificiale, come Mitsui Kinzoku, hanno visto i loro titoli salire del 4,4%, evidenziando la resilienza dei segmenti ad alta tecnologia, mentre il titolo della farmaceutica Shionogi ha subito un calo del 4%.

L'attenzione degli operatori si è concentrata anche sulle future indicazioni della BOJ, in un contesto in cui le politiche fiscali espansive promesse dal Primo Ministro Sanae Takaichi hanno contribuito ad alimentare l'inflazione interna attraverso l'aumento dei costi di importazione. La normalizzazione della politica monetaria giapponese, iniziata con l'abbandono del controllo della curva dei rendimenti a marzo 2024, è un processo monitorato globalmente per il suo potenziale impatto sul carry trade sullo yen. La Fed, d'altra parte, sta gestendo segnali di rallentamento economico e inflazione persistente, con il FOMC che ha mostrato una marcata divisione interna, dove almeno cinque membri votanti hanno espresso riserve sui futuri tagli.

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Fonti

  • The Japan Times

  • Finimize

  • Bloomberg

  • DividendJapan.com

  • Financial Association

  • Reuters

  • CBS News

  • FXStreet

  • Trading Economics

  • The Guardian

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