Competenze Pre-Digitali: Fondamenta per la Sicurezza Infantile nel 2025
Modificato da: Olga Samsonova
L'evoluzione del panorama tecnologico, con il 2025 quale Anno Europeo dell'Educazione alla Cittadinanza Digitale, impone un rinnovato focus sulle abilità pre-digitali come pilastro per la sicurezza dei minori. La Dottoressa Vera Itabiliana Hadiwidjojo, psicologa infantile e dell'adolescenza presso l'Istituto di Psicologia Applicata dell'Università di Indonesia (LPT UI), sostiene una strategia educativa che antepone le fondamenta umane all'immersione tecnologica. Questa analisi evidenzia come la preparazione al mondo online sia inseparabile da una base emotiva e comportamentale solida, da costruire negli anni formativi iniziali.
L'integrazione pervasiva della tecnologia prevista per il 2025 rende l'enfasi sulle competenze socio-emotive, quali autoconsapevolezza e autogestione, un fattore critico per mitigare gli esiti negativi di una precoce esposizione digitale. La fase cruciale per l'acquisizione di queste competenze fondamentali è identificata nei primi cinque anni di vita del bambino. Durante questo periodo, lo sviluppo di capacità come la gestione delle emozioni e l'autoregolazione costituisce la principale difesa contro le insidie del cyberspazio. Ricerche, come quella di Konok et al. nel 2024, hanno stabilito una correlazione tra l'uso eccessivo della tecnologia e una minore capacità di gestione delle emozioni negative, rafforzando la necessità di bilanciare l'esposizione digitale con pratiche di regolazione emotiva basate sull'interazione umana.
Il ruolo genitoriale in questa fase iniziale è insostituibile e funge da catalizzatore primario per l'apprendimento imitativo dei figli nell'uso dei dispositivi. La Dottoressa Vera Itabiliana sottolinea che il comportamento dei genitori nell'utilizzo dei gadget stabilisce il modello quotidiano che i bambini assorbono e riproducono. È essenziale che i genitori padroneggino queste competenze per sé stessi, fungendo da esempio di regolazione emotiva per interiorizzare strategie efficaci nei figli. L'attenzione educativa si concentra sullo sviluppo di competenze di vita applicabili universalmente, come la capacità di affrontare le sfide emotive con strategie di coping attivo, in linea con le teorie di Lazarus, piuttosto che passivo.
Questa costruzione di una base comportamentale e affettiva robusta, modellata attraverso interazioni dirette e l'osservazione di esempi forniti dai genitori, rappresenta la prima linea di difesa del minore. In un contesto più ampio, iniziative come quelle del Safer Internet Centre (SIC) – Generazioni Connesse, co-finanziato dalla Commissione Europea, promuovono un'alleanza educativa tra scuola e famiglia per un approccio condiviso al digitale. Sebbene queste iniziative si concentrino sulla fascia d'età successiva (5-8 anni), esse sottolineano la necessità di una continuità educativa che parta dalle fondamenta socio-emotive stabilite negli anni precedenti.
L'Italia, ad esempio, affronta la sfida del divario digitale, con dati Eurostat che indicano che solo una percentuale di cittadini possiede competenze digitali di base, rendendo l'educazione alla cittadinanza digitale, tema centrale per il 2025, un imperativo civico. La preparazione al 2025 richiede quindi un investimento strategico nelle abilità pre-digitali. Queste competenze, che includono la capacità di riconoscere le emozioni altrui e di utilizzare un lessico emotivo appropriato, sono intrinsecamente legate alla maturità sociale necessaria per navigare in ambienti complessi. L'approccio progressivo mira a fortificare l'individuo nella sua essenza emotiva, promuovendo un discernimento critico nell'interazione con qualsiasi piattaforma tecnologica.
9 Visualizzazioni
Fonti
IDN Times
Republika Online
UI Magazine
Okadoc
Sentra Tumbuh Kembang Anak
Leggi altre notizie su questo argomento:
Hai trovato un errore o un'inaccuratezza?
Esamineremo il tuo commento il prima possibile.
