Le Fusa del Gatto Forniscono un Identificatore Acustico Più Stabile del Miagolio
Modificato da: Olga Samsonova
Una recente indagine scientifica ha rivelato che la caratteristica vibrazione ritmica delle fusa costituisce un indicatore acustico più robusto e affidabile per distinguere i singoli esemplari felini rispetto ai miagolii. I ricercatori hanno applicato metodologie derivate dal riconoscimento del parlato umano per analizzare la struttura sonora di entrambe le emissioni vocali. Sebbene sia le fusa che i miagolii si siano dimostrati distinti per ogni individuo, le fusa hanno mostrato una consistenza significativamente superiore ai fini dell'identificazione univoca.
Questo studio si inserisce nel contesto più ampio dell'analisi delle vocalizzazioni feline, dove è già noto che il miagolio è un tratto evolutivo fortemente legato alla domesticazione. I gatti selvatici, come il Felis silvestris lybica, utilizzano il miagolio raramente tra loro, ma i gatti domestici hanno sviluppato un repertorio vocale più complesso per interagire con gli esseri umani, che spesso interpretano il miagolio come un richiamo infantile. Le fusa, al contrario, sono un elemento intrinseco della comunicazione felina, spesso associate a stati di quiete o ai primi scambi tra madre e prole, dove le vibrazioni guidano i gattini verso l'allattamento. I gattini, infatti, sono in grado di produrre fusa già dal secondo giorno di vita, anche mentre mangiano, segnalando alla madre che l'assunzione di cibo procede regolarmente.
La stabilità del segnale delle fusa è attribuita alla loro natura meccanica, generata dalla contrazione ritmica dei muscoli della laringe e del diaframma, consentendo la produzione del suono sia in inspirazione che in espirazione. Questa capacità le distingue dai grandi felini che ruggiscono. Questo meccanismo continuo, a differenza del miagolio, conferisce alle fusa una firma acustica più stabile. Il miagolio, invece, manifesta una notevole plasticità, specialmente nel dialogo con gli umani, dove viene modulato per richieste specifiche come la richiesta di cibo o attenzione. Tale adattabilità si traduce in una maggiore variabilità del suono emesso dallo stesso gatto nel tempo, rendendolo meno coerente come marcatore identificativo individuale rispetto alle fusa.
Confrontando le vocalizzazioni dei gatti domestici con quelle di cinque specie selvatiche affini, tra cui il puma e il gatto selvatico africano, è emerso che i miagolii dei felini addomesticati presentano una variabilità notevolmente superiore. La flessibilità del miagolio è considerata dagli scienziati un adattamento evolutivo, plasmato dalle interazioni e dai rinforzi ricevuti dai proprietari nel corso della convivenza. La capacità di fare le fusa è condivisa da altri felidi come linci, ocelot e ghepardi, sebbene i grandi felini predatori, come leoni e tigri, non le producano a causa della conformazione dell'osso ioide. La stabilità delle fusa, che in molti casi indica benessere, rilassamento o gratitudine, le rende un segnale acustico più fedele all'identità sonora del singolo animale.
Inoltre, la frequenza delle fusa, che si aggira tra le 20 e 30 vibrazioni al secondo, è stata collegata a potenziali benefici terapeutici per l'uomo, come la riduzione dello stress e un minor rischio di malattie cardiovascolari, secondo alcune ricerche condotte presso l'Università del Minnesota. La comprensione di questa differenza tra la stabilità delle fusa e la flessibilità del miagolio offre una prospettiva più profonda sulla sofisticata comunicazione felina, evidenziando come l'adattamento ambientale abbia plasmato il repertorio vocale del gatto domestico.
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Fonti
research-in-germany.org
ResearchGate
ResearchGate
Associazione Teriologica Italiana
Museum für Naturkunde Berlin
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