L'UE sigilla l'accordo giuridicamente vincolante per l'eliminazione graduale del gas russo entro il 2027

Modificato da: Tatyana Hurynovich

Mercoledì 3 dicembre 2025, a Bruxelles, l'Unione Europea, rappresentata dal Parlamento Europeo e dagli Stati membri, ha raggiunto un accordo politico preliminare per porre fine completamente alle importazioni di gas naturale dalla Russia. Questa decisione rappresenta un pilastro fondamentale della strategia REPowerEU, il cui obiettivo è recidere definitivamente i legami energetici con Mosca. L'intesa sancisce un divieto scaglionato e legalmente vincolante sia per il gas naturale liquefatto (GNL) che per il gasdotto proveniente dalla Russia. La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha commentato l'evento definendolo l'alba di una nuova era, un'epoca di totale autonomia energetica europea nei confronti della Russia.

L'accordo raggiunto testimonia una drastica riduzione della dipendenza europea. La quota di gas russo nelle importazioni totali dell'UE è scesa dal 45% registrato nel 2021 a circa il 12-13% nell'ottobre del 2025. Il Commissario europeo per l'Energia, Dan Jørgensen, ha sottolineato come l'Europa abbia privilegiato la sicurezza e l'indipendenza energetica, allontanandosi da forniture intrinsecamente volatili. Il regolamento stabilisce scadenze precise per la cessazione dei contratti esistenti, un compromesso necessario dopo le riserve espresse in precedenza da nazioni come l'Ungheria e la Slovacchia riguardo a misure più restrittive.

Per quanto concerne i contratti a breve termine stipulati prima del 17 giugno 2025, il divieto di importazione di GNL entrerà in vigore il 25 aprile 2026, mentre quello per il gas via tubo sarà effettivo dal 17 giugno 2026. Anche le tempistiche per gli accordi di lungo periodo sono state rigorosamente definite. Il bando per i contratti a lungo termine di importazione di GNL scatterà il 1° gennaio 2027, allineandosi con le disposizioni del diciannovesimo pacchetto di sanzioni. Per il gasdotto, l'uscita graduale dovrà concludersi entro il 30 settembre 2027, a condizione che vengano rispettati gli obiettivi di riempimento degli stoccaggi, ma in ogni caso non oltre il 1° novembre 2027.

Lars Aagaard, Ministro danese per il Clima, l'Energia e i Servizi Pubblici, che ha rappresentato la presidenza di turno del Consiglio dell'UE, ha espresso soddisfazione per il divieto permanente, considerandolo un passo avanti cruciale per rafforzare la sicurezza energetica. Per garantire l'aderenza al nuovo regime, è stata introdotta una procedura di autorizzazione preventiva per le importazioni: le informazioni relative al gas russo dovranno essere comunicate con almeno un mese di anticipo rispetto all'immissione nel mercato. Tuttavia, questa fase di pre-approvazione non si applicherà alle importazioni provenienti da grandi paesi produttori che hanno esportato nell'UE oltre 5 miliardi di metri cubi di gas nel 2024, né ai paesi sprovvisti delle infrastrutture necessarie.

Il piano REPowerEU, lanciato nel 2022 in risposta all'invasione russa dell'Ucraina, aveva inizialmente fissato l'obiettivo di abbandonare completamente i combustibili fossili russi entro il 2030. Il raggiungimento degli obiettivi di REPowerEU richiederà investimenti aggiuntivi per 210 miliardi di euro entro il 2027. Questi fondi sono visti come un investimento diretto nella sicurezza e nell'indipendenza, capaci di generare un risparmio annuo di quasi 100 miliardi di euro sulle importazioni. Questo atto legislativo fornisce finalmente la certezza normativa necessaria per accelerare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e per potenziare la transizione verso le energie rinnovabili.

6 Visualizzazioni

Fonti

  • newsbomb.gr

  • Bloomberg

  • Ukrainska Pravda

  • The Hindu

  • belganewsagency.eu

  • A News

  • TRT World

  • Euractiv

Hai trovato un errore o un'inaccuratezza?

Esamineremo il tuo commento il prima possibile.

L'UE sigilla l'accordo giuridicamente vinc... | Gaya One