Giappone Raggiunge un Nuovo Traguardo di Longevità con Quasi 100.000 Centenari
Modificato da: Tatyana Hurynovich
Il Giappone ha stabilito un nuovo record di longevità, con la popolazione di persone di età pari o superiore a 100 anni che ha raggiunto la cifra impressionante di 99.763 al 1° settembre 2025. Questo dato, comunicato dal Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare, rappresenta un aumento di 4.644 individui rispetto all'anno precedente, segnando il 55° anno consecutivo di crescita in questo segmento demografico.
La nazione, rinomata per la sua eccezionale aspettativa di vita, continua a dimostrare la forza dei suoi sistemi sanitari e degli stili di vita sani. Le donne costituiscono la stragrente maggioranza di questa longeva popolazione, rappresentando circa l'88% del totale, con 87.784 centenarie a fronte di 11.979 uomini. Questa disparità di genere riflette tendenze demografiche consolidate, dato che l'aspettativa di vita media delle donne giapponesi è significativamente più alta di quella degli uomini.
La persona più anziana del Giappone è Shigeko Kagawa, 114 anni, residente a Nara, che ha esercitato la professione medica fino a tarda età. L'uomo più anziano è Kiyotaka Mizuno, 111 anni, originario di Iwata, nella prefettura di Shizuoka, che mantiene una routine quotidiana salutare. La prefettura di Shimane continua a guidare la nazione per densità di centenari per il 13° anno consecutivo, registrando 168,69 centenari ogni 100.000 abitanti. Al contrario, la prefettura di Saitama presenta il rapporto più basso, con 48,50 centenari ogni 100.000 persone. Questo divario regionale suggerisce l'influenza di fattori socio-economici e ambientali sulla longevità.
Questo traguardo demografico si inserisce in un contesto di sfide significative per il Giappone, tra cui un tasso di natalità in calo e un invecchiamento generale della popolazione. Le proiezioni indicano che la popolazione totale del Giappone diminuirà di oltre 900.000 persone entro il 2026, segnando il più grande calo naturale mai registrato. La bassa fertilità, con un tasso di 1,15 nel 2024, ben al di sotto del tasso di sostituzione del 2,1, unita all'aumento della popolazione anziana, pone interrogativi sulla sostenibilità dei sistemi di sicurezza sociale e sanitaria.
Storicamente, il Giappone ha iniziato a raccogliere dati sui centenari nel 1963, quando ne contava solo 153. Da allora, il numero è cresciuto costantemente, superando i 1.000 nel 1981, i 10.000 nel 1998, i 50.000 nel 2012 e i 90.000 nel 2022. Questo aumento esponenziale testimonia i progressi nella cura della salute, nel miglioramento delle condizioni di vita e negli stili di vita sani adottati dalla popolazione. Nonostante le sfide che l'invecchiamento della società presenta, il Giappone continua a essere un modello globale di longevità e di gestione di una popolazione anziana in crescita, offrendo spunti di riflessione e strategie per affrontare le dinamiche demografiche del futuro.
Fonti
Alô Alô Bahia
Asharq Al Awsat
NHK WORLD-JAPAN News
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