Thandiswa Mazwai e "Sankofa": Un Ritorno alle Radici Celebre ai SAMA31

Il 14 dicembre 2025, durante la trentunesima edizione dei South African Music Awards (SAMA31) tenutisi a Johannesburg, Thandiswa Mazwai è stata senza dubbio la protagonista indiscussa della serata. L'artista ha conquistato un totale di quattro premi, tra cui il prestigioso riconoscimento come “Female Artist of the Year”, oltre a onorificenze per il miglior album afro-adulto contemporaneo, la migliore produzione e il miglior ingegneria del suono.

Questi successi vanno ben oltre la mera statistica della premiazione. Essi narrano una storia potente: quella di una voce che ritorna, capace di riportare sé stessa e il suo pubblico a un punto di origine fondamentale.

Il Significato Profondo di “Sankofa”

Il termine Sankofa, proveniente dalla lingua Akan, si traduce letteralmente come “tornare indietro per prendere” o, più poeticamente, “guardare indietro per andare avanti”. Nel contesto dell'album, questa parola non è un mero ornamento simbolico; è la filosofia operativa, il metodo stesso con cui l'opera è stata concepita.

L'album “Sankofa”, pubblicato il 10 maggio 2024, è arrivato dopo un periodo di pausa dai grandi lanci discografici di Mazwai. Non si è trattato di un semplice rientro sulle scene, ma piuttosto di un deliberato ritorno alle radici, un luogo dove la musica esiste ancora come memoria collettiva, prima di essere inglobata dalle dinamiche dell'industria.

Un Suono che Unisce Archivio, Jazz e Contemporaneità

“Sankofa” è stato plasmato attraverso sessioni di lavoro svolte tra Johannesburg, Dakar e New York, e questa geografia si riflette nella sua rara precisione sonora. L'album riesce a fondere campionamenti d'archivio della cultura Xhosa (inclusi materiali provenienti dall'International Library of African Music della Rhodes University) con la libertà espressiva del jazz e i ritmi dell'Africa occidentale. Funge da ponte sonoro tra epoche diverse e il respiro del presente.

La collaborazione in studio ha visto la partecipazione di produttori e musicisti di spicco, tra cui Tendai Shoko, Nduduzo Makhathini e Meshell Ndegeocello. La loro sinergia è palpabile: il risultato non suona come una semplice collezione di “featuring”, ma come un’unica trama sonora coesa e organica.

Trent'anni di Carriera e la Sensazione del “Come Se Fosse la Prima Volta”

Mazwai è una figura cruciale nel definire il paesaggio sonoro post-apartheid del Sudafrica. La sua traiettoria spazia dagli esordi con gruppi legati alla nuova scena urbana fino a diventare un vero e proprio marcatore culturale per un'intera generazione.

Le sue dichiarazioni post-cerimonia sono state profondamente umane: ha espresso che questo riconoscimento le sembra come se fosse la sua prima vittoria ai SAMA dopo tanto tempo, percependo l'evento come un nuovo, entusiasmante punto di partenza.

Il Futuro: Il Sankofa Fest

Immediatamente dopo i trionfi ai premi, Mazwai ha confermato i piani per il Sankofa Fest. L'evento è fissato per il 28 febbraio 2026 presso la Big Top Arena del Carnival City a Johannesburg. Questo festival è stato concepito per celebrare il suo imminente cinquantesimo compleanno e i trent'anni di carriera musicale. Sarà uno spazio dove i ritmi ancestrali incontreranno le sonorità contemporanee, libero dalla fretta e dal rumore, focalizzato sulla libertà espressiva e sul senso di comunità.

Il vero segreto di questo trionfo risiede nella sua frase chiave: “come se fosse la prima volta”. Questa condizione è ciò che impedisce alla musica di invecchiare. Non è mera nostalgia, né ripetizione. È uno stato di grazia, dove il passato funge da fondamenta solida, non da fardello, permettendo alla voce di risuonare con maggiore libertà, profondità e onestà.

Questa settimana non ha aggiunto volume al panorama musicale globale, ma ne ha rinnovato la freschezza: dimostrando che la musica può essere ricordata con la stessa meraviglia della prima volta che la si ascolta.