UE: Prime Norme Comuni per il Benessere e la Tracciabilità di Cani e Gatti in Arrivo nel 2025
Modificato da: Tatyana Hurynovich
Nel corso del 2025, l'Unione Europea ha raggiunto un accordo legislativo preliminare tra il Consiglio e il Parlamento Europeo. Questo accordo pone le basi per le prime normative unificate a livello comunitario riguardanti il benessere e la tracciabilità completa di cani e gatti su tutto il territorio dell'UE. L'obiettivo primario di queste direttive è quello di arginare l'allevamento non etico e il commercio illegale di animali che attraversa i confini nazionali.
Secondo le stime della Commissione Europea, il settore del commercio di animali domestici nell'UE genera un giro d'affari annuo pari a 1,3 miliardi di euro. È significativo notare che circa il 60% di cani e gatti viene acquistato tramite canali online, una dinamica che facilita le frodi e le condizioni di detenzione disumane. L'elemento cardine delle nuove disposizioni è l'obbligo di microchip e l'inserimento di tutti i cani e gatti in banche dati nazionali, le quali saranno poi interconnesse a livello europeo. Il Commissario per la Salute e la Sicurezza Alimentare, Oliver Varhelyi, ha sottolineato come queste misure rispondano a una chiara richiesta dei cittadini, dato che il 74% degli europei è favorevole a un rafforzamento della tutela degli animali da compagnia.
Gli operatori professionali del settore, inclusi allevatori, venditori e gestori di rifugi, disporranno di un periodo di quattro anni per adeguarsi pienamente ai nuovi standard. Per i proprietari privati che non svolgono attività commerciale, sono previste finestre temporali più ampie: dieci anni per i proprietari di cani e quindici anni per quelli di gatti, a partire dalla data di adozione del regolamento. Il pacchetto legislativo, la cui pubblicazione ufficiale nella Gazzetta Ufficiale è attesa nel 2026, entrerà in vigore due anni dopo la pubblicazione, includendo tutte le disposizioni transitorie.
Il regolamento introduce standard etici rigorosi nel campo dell'allevamento, vietando esplicitamente la consanguineità stretta, come le unioni tra genitori e prole o tra fratelli e sorelle, fatta eccezione per la conservazione di razze autoctone con pool genetici limitati. Viene inoltre introdotto un divieto sulla selezione e vendita di animali con caratteristiche fisiche estreme che compromettono la loro salute, così come sulle procedure di mutilazione dolorose, quali il taglio delle orecchie o della coda, a meno che non siano giustificate da imprescindibili necessità mediche.
Tra le altre disposizioni fondamentali, spicca il divieto di vendita di cani e gatti nei negozi di animali. Questa misura mira a scoraggiare gli acquisti d'impulso e a garantire condizioni di socializzazione adeguate. Le strutture professionali avranno l'obbligo di assicurare ai loro ospiti accesso costante ad acqua pulita, alimentazione appropriata e, per i cani, passeggiate quotidiane. La Relatrice del documento, l'eurodeputata Veronika Vrecionova, ha evidenziato come l'inasprimento delle norme renderà più difficile per gli operatori scorretti nascondere le proprie attività illecite.
Per assicurare una tracciabilità completa degli spostamenti, i proprietari che viaggiano con i propri animali dovranno registrarli online con almeno cinque giorni lavorativi di anticipo rispetto all'arrivo nell'Unione. Dovranno inoltre provvedere al microchip e alla registrazione nel database dopo l'attraversamento della frontiera, qualora l'animale sia destinato alla vendita. Considerando che circa il 44% delle famiglie nell'UE possiede un animale domestico, l'importanza sociale di questo atto è sottolineata dal principio stabilito: l'animale da compagnia è un membro della famiglia, non un mero bene di consumo.
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Fonti
PetsAndCompany
EU Reporter
Animalweb
FVE – Federation of Veterinarians of Europe
The Brussels Times
European Commission
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