Sostituti Vegetali del Burro: Innovazioni Nutrizionali per la Cucina Professionale
Modificato da: Olga Samsonova
Le attuali dinamiche della scienza dietetica promuovono l'adozione di grassi di origine vegetale in sostituzione del burro tradizionale, sottolineando benefici concreti per la salute umana. Questa transizione è supportata da ricerche che collegano la sostituzione dei grassi saturi (SFA) con grassi insaturi (UFA) a una significativa riduzione del rischio di patologie cardiometaboliche, tracciata attraverso strumenti come il multilipid score (MLS) per monitorare le variazioni nel lipidoma.
Uno studio condotto da ricercatori del Mass General Brigham, della Harvard T.H. Chan School of Public Health e del Broad Institute del MIT e Harvard, pubblicato su Jama Internal Medicine, ha stabilito che la sostituzione giornaliera di soli 10 grammi di burro con un equivalente calorico di oli vegetali è correlata a una diminuzione del 17% della mortalità generale e di quella per cancro. L'Olio Extra Vergine di Oliva (EVOO) mantiene una posizione centrale tra i grassi salutari, grazie al suo elevato contenuto di polifenoli, composti chimici con proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e neuroprotettive. La quantità minima legale di polifenoli nell'EVOO è stabilita a 100 mg/kg.
L'EVOO, elemento cardine della dieta mediterranea, è associato alla prevenzione dei disturbi cardiovascolari e alla protezione delle lipoproteine a bassa densità (LDL) dall'ossidazione. Per applicazioni che richiedono temperature elevate, come la frittura, l'olio di avocado si presenta come una scelta tecnica superiore, grazie al suo punto di fumo elevato, che può arrivare a 270°C per la versione raffinata, resistendo alla decomposizione termica che produce sostanze come l'acroleina. Sebbene l'olio di avocado, estratto dalla polpa della Persea americana, sia apprezzato per la sua consistenza nei prodotti da forno, il suo costo ne restringe spesso l'uso alle applicazioni culinarie di fascia alta; il suo profilo lipidico è simile a quello dell'olio d'oliva, con circa il 70% di grassi monoinsaturi.
Il settore della pasticceria e della panificazione sta integrando sostituti che non solo riducono il carico lipidico, ma migliorano anche il profilo nutrizionale dei prodotti finali. La purea di mela o la banana schiacciata vengono impiegate per conferire umidità e dolcezza naturale, riducendo contemporaneamente i grassi aggiunti. Inoltre, le innovazioni recenti includono l'uso di latticini fermentati, come lo yogurt greco o lo Skyr, per aumentare l'apporto proteico e probiotico nelle preparazioni da forno. Per sostituire il burro con lo yogurt greco nei dolci, si raccomanda generalmente di utilizzare 130 grammi di yogurt per ogni 100 ml di olio, sebbene le proporzioni possano adattarsi alla consistenza desiderata, come ad esempio 125 ml di yogurt intero o greco per 100 grammi di burro in torte soffici.
Queste evoluzioni negli ingredienti grassi stanno rimodellando le metodologie di preparazione alimentare a livello globale. La ricerca continua a validare l'importanza di privilegiare grassi insaturi, presenti in oli come quello d'oliva, di soia e di canola, associati a una minore mortalità per patologie cardiovascolari. L'integrazione di questi grassi vegetali è in linea con le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di mantenere i grassi saturi al di sotto del 10% delle calorie totali giornaliere, indicando un percorso verso opzioni alimentari più salutari e nutrizionalmente potenziate.
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Fonti
Plantbased Telegraf
Stvar ukusa
Demetra.rs
Press
Ulje Ramov
Naturala.hr
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