Il Comitato di Supervisione della Camera ha reso pubblica una lettera datata 2003, che si presume sia stata scritta dall Presidente Donald Trump a Jeffrey Epstein. La lettera, trovata all'interno di un album di compleanno per il 50° di Epstein, contiene uno schizzo e un messaggio allusivo a segreti, apparentemente firmato da Trump.
L'ex Presidente ha fermamente negato di averla firmata, definendola una fabbricazione, e ha avviato una causa legale da 10 miliardi di dollari contro il Wall Street Journal per la sua copertura della vicenda. Questa pubblicazione ha intensificato il controllo sulle passate frequentazioni di Trump con Epstein, che l'ex Presidente afferma siano terminate dopo che Epstein reclutò giovani donne dal suo resort Mar-a-Lago.
Legislatori, tra cui il Rappresentante Thomas Massie, hanno sottolineato la limitata rilevanza diretta della lettera nel fornire giustizia per le vittime di Epstein. Il Dipartimento di Giustizia ha avviato il rilascio di documenti relativi al caso di traffico sessuale di Epstein, una mossa sollecitata dalla pressione bipartisan per una maggiore trasparenza.
La controversia ha esacerbato le tensioni politiche, con la Casa Bianca e il team di Trump che affermano l'inautenticità della lettera, contestando la firma e definendola diffamatoria. La divulgazione pubblica della lettera da parte dei Democratici del Comitato di Supervisione della Camera è seguita a resoconti stampa e si è verificata nel contesto dell'esame in corso dei legami di Epstein. Epstein è deceduto per suicidio nel 2019 mentre era sotto processo per accuse di traffico sessuale.
L'episodio sottolinea la persistente lealtà dei sostenitori di Trump e l'intricato rapporto tra narrazioni politiche, credibilità dei media e percezione pubblica. Nonostante la natura potenzialmente dannosa del contenuto, l'episodio ha energizzato segmenti della base di Trump, che percepiscono i media e gli oppositori politici come un accanimento ingiusto nei suoi confronti.
Ulteriori indagini sui documenti di Epstein, come quelli rilasciati dal Comitato di Supervisione della Camera, includono migliaia di pagine di registri di volo, documenti giudiziari e filmati delle celle di detenzione di Epstein. La questione dell'autenticità della lettera rimane centrale, con Trump che ha intentato una causa per diffamazione contro il Wall Street Journal, il quale aveva originariamente riportato la notizia della lettera nel luglio 2025. La Casa Bianca, tramite la portavoce Karoline Leavitt, ha ribadito che la firma non appartiene a Trump, mentre il suo team legale prosegue con le azioni legali.