Venezuela: tra crisi umanitaria, sanzioni e candidature al Nobel

Modificato da: Svetlana Velgush

Il Venezuela affronta una grave crisi umanitaria e politica, segnata da repressione, carenze diffuse e persecuzione del dissenso. Dal 2013, il paese ha registrato episodi di assassinii sistematici, torture e persecuzioni politiche, con risposte internazionali spesso limitate.

L'ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha adottato una linea assertiva. Nel marzo 2025, la sua amministrazione ha emesso l'Ordine Esecutivo 14245, imponendo un dazio del 25% sui beni provenienti da nazioni che importano petrolio venezuelano. L'obiettivo era esercitare pressione economica sul governo di Nicolás Maduro e sui suoi partner. Le sanzioni hanno suscitato dibattiti sulla loro efficacia; alcune analisi indicano che abbiano contribuito alla contrazione economica del Venezuela, influenzando la produzione petrolifera e l'accesso ai beni essenziali, causando perdite stimate in miliardi di dollari annui e complicando l'importazione di beni di prima necessità.

La crisi ha provocato un esodo massiccio, con oltre 7,72 milioni di persone fuggite dal paese dal 2014, rendendola la più grande crisi di sfollati in America Latina. L'economia ha subito una contrazione dell'80% tra il 2014 e il 2021, con l'85% della popolazione in condizioni di povertà.

Parallelamente, nel giugno 2025, Donald Trump è stato nominato per il Premio Nobel per la Pace dal deputato Buddy Carter, per il suo presunto ruolo nella mediazione di un cessate il fuoco tra Israele e Iran. Questa nomina, insieme ad altre, evidenzia la complessità del processo Nobel. Tuttavia, le politiche di Trump verso il Venezuela non sono state universalmente apprezzate. Il premio Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel ha criticato l'intervento statunitense, definendolo un tentativo di istigare conflitti nel continente.

In contrasto, l'opposizione venezuelana, guidata da figure come María Corina Machado, ha cercato sostegno internazionale. Machado è stata candidata al Premio Nobel per la Pace nell'agosto 2024 per il suo impegno per la pace e la democrazia in Venezuela. Recentemente, l'Unione Europea ha conferito il Premio Sakharov per la Libertà di Pensiero a Machado e al leader dell'opposizione Edmundo González Urrutia, riconoscendo il loro impegno per la libertà e la democrazia in Venezuela.

L'impegno di Donald Trump con il Venezuela e le sue candidature al Premio Nobel per la Pace riflettono le intricate dinamiche della crisi sudamericana e le diverse visioni globali sul raggiungimento della stabilità e della pace.

Fonti

  • El Nacional

  • Los recortes de Trump también llegan a las misiones de paz de la ONU: empieza con Líbano

  • Esperando a Mr. Marshall en Venezuela

  • Hillary Clinton nominaría a Trump para Nobel de la Paz si logra acabar guerra en Ucrania

  • Donald Trump nominado al Premio Nobel de la Paz

  • Pérez Esquivel repudió el belicismo de Trump

Hai trovato un errore o un'inaccuratezza?

Esamineremo il tuo commento il prima possibile.