Gli Stati Uniti hanno incluso la Svizzera nella loro lista di controllo per le politiche valutarie, segnalando preoccupazioni riguardo alle pratiche di cambio e al loro impatto sul commercio internazionale, in vista delle revisioni previste per il 2025.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha inserito la Svizzera, insieme ad altri otto paesi, nella sua lista di monitoraggio. Questa decisione si basa su criteri specifici: un surplus commerciale con gli Stati Uniti superiore a 15 miliardi di dollari, un surplus globale del conto corrente superiore al 3% del PIL e acquisti persistenti di valuta estera. Sebbene non siano state riscontrate manipolazioni valutarie da parte della Svizzera nel 2024, l'inclusione nella lista di controllo indica una maggiore attenzione verso le sue politiche di cambio, con l'obiettivo di contrastare pratiche che potrebbero favorire vantaggi commerciali sleali e danneggiare l'industria manifatturiera statunitense.
La Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha storicamente effettuato interventi sui mercati valutari per gestire il valore del franco svizzero, in particolare per contrastare i rischi di deprezzamento e mantenere la stabilità dei prezzi. Tra il 2009 e il 2021, ad esempio, la BNS ha acquistato valuta estera per far fronte a rischi di deflazione. Sebbene la BNS affermi di non praticare la manipolazione valutaria e di agire nell'interesse della Svizzera, la sua storia di interventi la pone sotto osservazione. La Svizzera era già stata etichettata come manipolatrice valutaria dagli Stati Uniti nel dicembre 2020, ma è stata rimossa dalla lista nell'aprile 2021, pur rimanendo nella "lista di monitoraggio" fino a novembre 2023.
L'inserimento della Svizzera nella lista di controllo avviene in un contesto di crescente assertività delle principali economie nel salvaguardare i propri interessi economici. Sebbene non vi siano conseguenze immediate per l'inclusione in questa lista, essa può aumentare il rischio di ritorsioni e destare preoccupazione tra investitori e depositari. Il governo svizzero ha annunciato una riunione straordinaria in risposta a questa decisione e alle potenziali future tariffe. I dati più recenti indicano un aumento del surplus commerciale della Svizzera con gli Stati Uniti nell'ultimo anno, contribuendo alla sua inclusione nella lista di monitoraggio. Questo sviluppo evidenzia la complessa interazione tra politiche monetarie nazionali e relazioni commerciali internazionali, sottolineando la crescente attenzione verso pratiche valutarie che potrebbero distorcere la concorrenza globale.