Malesia e Cina rafforzano la collaborazione per le smart city con progetti pilota

Modificato da: Татьяна Гуринович

La Malesia e la Cina hanno concordato di intensificare la loro cooperazione nello sviluppo di progetti pilota per città intelligenti, con l'obiettivo di stabilire centri di comando per le smart city in città malesi di secondo livello, tra cui Ipoh e Seberang Perai. Questa iniziativa strategica è emersa da un incontro bilaterale tenutosi a Guilin, Cina, in occasione dell'ASEAN-China Ministerial Roundtable on Construction 2025, segnando un passo importante verso l'innovazione urbana e la collaborazione internazionale. L'accordo, siglato nel luglio 2025, mira a creare laboratori viventi per testare tecnologie avanzate, design a efficienza energetica e modelli abitativi incentrati sulla comunità, sfruttando l'esperienza cinese in piattaforme urbane avanzate come il City Brain di Hangzhou e la Shenzhen Smart City Data Platform.

L'iniziativa prevede l'implementazione di infrastrutture intelligenti, quali sistemi a risparmio energetico, domotica, misurazione intelligente e gestione degli edifici basata sull'Internet of Things (IoT). La connettività digitale per i residenti sarà migliorata attraverso app integrate per la prenotazione di servizi, la sicurezza, la manutenzione e l'interazione comunitaria. Verranno inoltre integrate caratteristiche ecologiche, come l'energia solare, sistemi di separazione dei rifiuti e tecnologie per il risparmio idrico, unitamente a innovazioni sociali per alloggi adatti agli anziani e alle famiglie.

Il Ministro malese Nga Kor Ming ha invitato la Cina a partecipare all'ASEAN+3 Real Estate Conference (AREC) 2026, che si terrà a Kuala Lumpur dal 29 luglio 2026. Questa conferenza, che vedrà la partecipazione di Corea del Sud e Giappone come partner strategici, ha lo scopo di promuovere la collaborazione regionale nel settore immobiliare e l'avanzamento dell'agenda urbana globale. È stato inoltre proposto un programma di scambio e formazione per funzionari governativi malesi e cinesi, finalizzato al miglioramento delle competenze nella pianificazione urbana e nelle politiche pubbliche.

L'esperienza di Hangzhou con il suo "City Brain" è particolarmente significativa in questo contesto. Lanciato nel 2016, il City Brain di Hangzhou è una piattaforma completa di big data che ha trasformato la gestione dei servizi pubblici e l'efficienza del traffico, riducendo notevolmente la congestione. La versione 3.0, rilasciata nel marzo 2025, integra ulteriormente l'intelligenza digitale autoelevante, posizionando Hangzhou come leader nell'adozione dell'IA per la governance urbana. Shenzhen, un altro pioniere delle città intelligenti in Cina, ha sviluppato una piattaforma di dati aperta e un'architettura a tre livelli per la sua strategia di città intelligente, con l'obiettivo di diventare una città digitale di riferimento entro il 2025. La città è nota come la "Silicon Valley della Cina", con un'economia trainata dall'alta tecnologia e un forte impegno nella ricerca e sviluppo. L'integrazione dell'IA e dei digital twin, come nel caso del distretto di Futian, sta ottimizzando la governance urbana e migliorando l'efficienza nella distribuzione degli incidenti e nella gestione delle opinioni pubbliche.

La Malesia, attraverso queste collaborazioni, punta a rafforzare le proprie capacità tecnologiche e a consolidarsi come leader regionale nell'era delle città intelligenti. L'impegno verso la sostenibilità, l'inclusività e l'innovazione sociale, unito all'adozione di tecnologie avanzate, delinea un percorso promettente per lo sviluppo urbano in Malesia e sottolinea il potenziale della cooperazione internazionale nell'affrontare le sfide urbane globali. L'invito alla Cina a giocare un ruolo più attivo nell'agenda urbana globale, come auspicato dal Ministro Nga, evidenzia una visione di approccio collaborativo per creare città più resilienti e vivibili per tutti. La Quarta Riunione Ministeriale sull'Urbanizzazione e il Cambiamento Climatico (MM4), prevista per l'11 novembre 2025 in concomitanza con la COP30 a Belém, Brasile, offrirà un'ulteriore piattaforma per discutere l'integrazione dell'Agenda Urbana Nuova nei quadri di riferimento sul cambiamento climatico, rafforzando l'importanza delle città nelle strategie globali di sostenibilità.

Fonti

  • The Star

  • Bernama News Agency

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