Macron in Cina: Appelli per l'Ucraina e Richieste di Equilibrio Commerciale

Modificato da: Svetlana Velgush

Il Presidente francese Emmanuel Macron ha concluso la sua quarta visita di Stato nella Repubblica Popolare Cinese, un'intensa missione diplomatica svoltasi dal mercoledì 3 dicembre al venerdì 5 dicembre 2025. L'agenda della missione triennale si è concentrata su due obiettivi principali: sollecitare l'influenza di Pechino per un cessate il fuoco nel conflitto ucraino, giunto al suo quarto inverno, e affrontare il persistente e significativo squilibrio commerciale tra l'Unione Europea, e in particolare la Francia, e la Cina.

L'arrivo del Presidente Macron a Pechino il 3 dicembre è stato seguito da un incontro formale con il Presidente Xi Jinping presso il Gran Palazzo del Popolo, con la cerimonia adattata all'interno a causa delle temperature rigide. La delegazione francese, che includeva quasi quaranta amministratori delegati, ha evidenziato la forte componente economica della missione, mirata a garantire un "accesso al mercato giusto e reciproco" per le imprese francesi in settori strategici come l'energia, l'industria alimentare e l'aeronautica. La questione ucraina è rimasta un elemento centrale della diplomazia di Macron, che ha incontrato il Presidente Xi Jinping sia a Pechino che a Chengdu, dopo aver precedentemente parlato con il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy a Parigi.

La Presidenza francese ha espresso l'aspettativa che la Cina, in quanto membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, eserciti pressioni su Mosca per giungere a una tregua. Un consigliere di Macron ha delineato la visione economica desiderata, affermando la necessità che "la Cina consumi di più ed esporti di meno (...) e che gli europei risparmino di meno e producano di più". La posizione ufficiale di Pechino ha continuato a invocare colloqui di pace e il rispetto dell'integrità territoriale, senza aver condannato l'invasione russa del febbraio 2022.

Il dossier economico è dominato da un marcato deficit commerciale. Nel 2024, l'Unione Europea ha registrato un disavanzo commerciale con la Cina superiore ai 300 miliardi di euro, con cifre riportate anche a 348 miliardi di dollari o 357 miliardi di dollari nel contesto della visita. Per la Francia, questo deficit è particolarmente rilevante, rappresentando il 46% del deficit commerciale totale francese nel 2024, un ammontare stimato intorno ai 47 miliardi di euro. Le importazioni francesi dalla Cina sono storicamente incentrate su prodotti informatici, elettronici e ottici (30%) e su tessili e cuoio (23%), mentre circa 1.600 aziende francesi sono presenti in Cina.

Oltre agli incontri istituzionali con il Presidente Xi Jinping e i colloqui previsti con il Premier Li Qiang e Zhao Leji, Presidente del Comitato Permanente dell'Assemblea Nazionale del Popolo, la visita ha incluso tappe culturali. A Chengdu, Macron e sua moglie, Brigitte Macron, hanno visitato l'Università del Sichuan e il Centro di Conservazione e Ricerca del Panda Gigante, in un momento successivo alla restituzione di due panda in prestito nel novembre 2025. Questa visita di Stato funge da atto di reciprocità dopo la visita del Presidente Xi Jinping in Francia l'anno precedente, che aveva segnato il sessantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche bilaterali.

Nel quadro diplomatico più ampio, la Francia si prepara a ospitare il vertice del G7 nel 2026, mentre la Cina assumerà la presidenza del forum Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC) nello stesso anno. Le autorità francesi, che definiscono la Cina come partner, concorrente e rivale sistemico, mirano a capitalizzare su questa interconnessione per spingere verso un maggiore equilibrio, nonostante le frizioni in corso, come l'indagine europea sui veicoli elettrici cinesi. La missione ha cercato di rafforzare la fiducia strategica, come auspicato dal Ministro degli Esteri cinese Wang Yi, mantenendo attive le collaborazioni industriali in settori chiave come l'energia nucleare civile e l'aeronautica.

37 Visualizzazioni

Fonti

  • Deutsche Welle

  • Deutsche Welle

  • Reuters

  • The Japan Times

  • Xinhua News Agency

  • Euromaidan Press

  • Associated Press

  • EFE

  • Reuters

  • The Japan Times

  • South China Morning Post

  • Euromaidan Press

Hai trovato un errore o un'inaccuratezza?

Esamineremo il tuo commento il prima possibile.