Europa Centrale Registra Temperature Record a Metà Dicembre 2025

L'Europa centrale si trova sotto l'influenza di una cupola di aria eccezionalmente calda, una configurazione meteorologica che presenta temperature insolite per l'inizio di dicembre 2025. A circa 1500 metri di altitudine, corrispondente al livello barico di 850 hPa, le rilevazioni indicano picchi di +14 gradi Celsius, valori significativamente superiori alle medie stagionali.

Le elaborazioni dei modelli matematici, inclusi i dati del Centro Meteo americano GFS, suggeriscono che l'anomalia positiva in quota sull'Europa centrale potrebbe oscillare tra i +12 e i +16 °C rispetto alle medie climatologiche stabilite nel trentennio 1991-2020. Questa massa d'aria mite e densa è proiettata a persistere per diversi giorni, accelerando la fusione del manto nevoso accumulato nelle aree montane.

La persistenza di questa struttura anticiclonica di matrice subtropicale sta agendo da scudo contro le perturbazioni atlantiche e le irruzioni di aria fredda artica, configurando una forte anomalia per la stagione invernale. Nonostante l'atmosfera in quota ricordi un potente sistema di alta pressione estivo, le temperature al suolo rimangono più contenute a causa della ridotta insolazione tipica del mese di dicembre.

Le proiezioni meteorologiche indicano che per lunedì 8 dicembre e martedì 9 dicembre, specifiche località nel settore sud-occidentale della Germania potrebbero registrare temperature massime diurne comprese tra i 17 e i 18 gradi Celsius. Questa mitezza sub-tropicale è alimentata dall'espansione verso nord dell'anticiclone africano. Il quadro generale per dicembre 2025 delinea un mese eccezionalmente mite, con massime previste tra gli 8 e i 12 gradi Celsius sopra la media calcolata per il periodo.

Questa configurazione sta spingendo lo zero termico a quote estreme; in alcune sezioni delle Alpi e dell'Appennino centro-settentrionale, si stima che possa avvicinarsi ai 3700-3800 metri, altitudini più consone alla tarda primavera. Le implicazioni ambientali sono significative, in particolare per l'ecosistema alpino, dove la rapida fusione della neve preesistente minaccia le attività turistiche legate agli sport invernali. Inoltre, la stabilità atmosferica associata all'anticiclone favorisce il ristagno degli inquinanti negli strati più bassi, come osservato in bacini quali la Val Padana, a causa delle inversioni termiche.

Le previsioni a lungo termine, basate sul modello ECMWF, anticipano la persistenza dell'anomalia positiva termica, con valori diffusi fino a +3 °C sull'Italia tra l'8 e il 15 dicembre. L'Aeronautica Militare conferma uno scenario di stabilità anticiclonica nella prima settimana, evidenziando anomalie positive concentrate sul Nord-Ovest italiano, la Lombardia, la Toscana e la Sardegna.