São Tomé e Príncipe istituisce otto nuove aree marine protette

Modificato da: Inna Horoshkina One

A settembre 2025, São Tomé e Príncipe ha segnato un momento cruciale per la conservazione marina con l'istituzione di otto nuove Aree Marine Protette (AMP). Queste zone, che coprono circa 93 chilometri quadrati di habitat costieri nel Golfo di Guinea, rappresentano il primo impegno formale della nazione verso la salvaguardia dei suoi preziosi ecosistemi marini.

L'iniziativa mira a proteggere la ricca biodiversità dell'arcipelago, garantire la sicurezza alimentare delle comunità locali, preservare le loro culture di pesca tradizionali e rafforzare la resilienza di fronte alle sfide ambientali globali. Il Golfo di Guinea è riconosciuto come un hotspot di biodiversità, ospitando una varietà di specie uniche, molte delle quali endemiche, un fenomeno paragonabile a quello delle Galapagos. Tuttavia, questa straordinaria ricchezza naturale è minacciata da pratiche di pesca non sostenibili, cambiamenti climatici e degrado degli habitat.

São Tomé e Príncipe, in particolare, affronta il declino degli stock ittici pelagici e la perdita di biodiversità, sfide che questa nuova legislazione mira ad affrontare direttamente. Come sottolineato da João Pessoa, direttore governativo della pesca e dell'acquacoltura, la designazione delle AMP "non riguarda solo la protezione della biodiversità, ma anche la garanzia della sicurezza alimentare, la preservazione della nostra cultura di pesca tradizionale e il rafforzamento della resilienza ai cambiamenti climatici".

Le nuove aree protette includeranno zone a regime di restrizione, dove la pesca e la raccolta di risorse saranno proibite, accanto a zone di uso sostenibile. Queste ultime saranno accessibili esclusivamente ai pescatori artigianali che utilizzano attrezzature autorizzate, riconoscendo l'importanza fondamentale della pesca per il sostentamento di gran parte della popolazione. La pesca nell'arcipelago è prevalentemente artigianale, e l'introduzione di queste misure mira a bilanciare la protezione ambientale con il benessere delle comunità che dipendono dal mare.

L'istituzione di queste AMP è vista come un passo proattivo verso un futuro più sostenibile. L'effetto "spillover", per cui i pesci che si riproducono all'interno delle aree protette migrano verso zone adiacenti, potrebbe portare a un aumento delle catture per i pescatori locali, con potenziali benefici economici stimati fino al 30% in alcune ricerche. Pedro Ramos di Fauna & Flora ha evidenziato che queste aree offriranno "luoghi sicuri per nutrirsi, riprodursi e recuperare" per una vasta gamma di vita marina, dai tonni ai delfini, con benefici che si estenderanno oltre i confini delle zone designate.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di crescente impegno per la protezione degli oceani nel Golfo di Guinea, con diverse nazioni africane che si impegnano a una gestione sostenibile delle loro acque. L'approccio di São Tomé e Príncipe, che integra la conservazione della biodiversità con il supporto alle comunità locali e la resilienza climatica, dimostra una visione lungimirante per la gestione delle risorse naturali, promuovendo un equilibrio armonioso tra le attività umane e la salute dell'ecosistema marino.

Fonti

  • Mongabay

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