Regno Unito: Ampliato divieto di pesca a strascico per proteggere 41 Aree Marine Protette

Modificato da: Inna Horoshkina One

Il governo del Regno Unito ha annunciato un'importante estensione del divieto di pesca a strascico, che interesserà 41 Aree Marine Protette (AMP) nelle acque inglesi. Questa misura mira a salvaguardare habitat marini vulnerabili e a favorire il recupero di numerose specie acquatiche. La pesca a strascico, pratica dannosa per il fondale marino, è stata identificata come una delle principali cause di distruzione degli habitat e di perdita di biodiversità marina, con studi che indicano una riduzione della superficie del fondo oceanico fino al 41% e tempi di recupero della biodiversità che possono superare i sei anni.

La consultazione pubblica su questa proposta, iniziata nel giugno 2025, si concluderà il 29 settembre 2025. Il divieto esteso coprirà circa 30.000 chilometri quadrati di mari inglesi, offrendo protezione a ecosistemi delicati come le praterie di posidonia e i fondali sabbiosi e fangosi. Questa iniziativa si allinea con le crescenti preoccupazioni globali sull'impatto delle attività umane sugli oceani, tematiche evidenziate anche da figure come Sir David Attenborough nel suo documentario "Ocean With David Attenborough", che ha mostrato le devastanti conseguenze della pesca a strascico.

I gruppi ambientalisti hanno accolto con favore la proposta, con un recente sondaggio che indica un consenso pubblico dell'80% a favore della protezione della fauna marina con gli stessi standard riservati alle specie terrestri. Tuttavia, alcuni rappresentanti dell'industria della pesca hanno espresso preoccupazione per i potenziali impatti economici sulle comunità costiere e sulle flotte di pescherecci. La pesca a strascico, pur essendo controversa, rappresenta ancora una parte significativa del pescato globale e dell'economia di alcune regioni.

La decisione del governo britannico riflette un crescente riconoscimento dell'importanza di bilanciare la protezione ambientale con le esigenze economiche. La ricerca scientifica, come quella pubblicata su "Scientific Reports", conferma l'impatto negativo della pesca a strascico sulla biodiversità marina e sulla resilienza degli ecosistemi. L'Unione Europea stessa ha fissato l'obiettivo di vietare la pesca a strascico in tutte le sue aree marine protette entro il 2030, sottolineando una tendenza globale verso una maggiore tutela degli ambienti sottomarini. Il governo britannico esaminerà attentamente tutti i feedback ricevuti prima di prendere una decisione definitiva, mirando a trovare un equilibrio tra la protezione dell'ambiente marino e gli interessi dell'industria della pesca.

Fonti

  • BBC

  • Government proposes to extend ban on destructive bottom trawling

  • As the Government considers a ban on bottom trawling, research finds huge public support for protections for marine life

  • Debate on UK Government’s proposed bottom trawling ban continues as consultation deadline extended

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