Insetti Preistorici in Ambra dall'Ecuador Offrono uno Sguardo al Cretaceo

Modificato da: Tetiana Martynovska 17

Una scoperta eccezionale nell'ambra ecuadoriana sta offrendo alla comunità scientifica una finestra senza precedenti sulla vita durante il periodo Cretaceo, circa 112 milioni di anni fa. Il ritrovamento, pubblicato sulla rivista Communications Earth & Environment, segna un momento cruciale per la paleontologia sudamericana, poiché rappresenta il più grande deposito di ambra mesozoica del Sud America e uno dei più ricchi del Gondwana con bioinclusioni. I campioni sono stati rinvenuti presso la cava Genoveva, nella provincia di Napo, ai margini dell'Amazzonia, e hanno restituito i primi coleotteri, mosche, formiche e vespe antiche intrappolati nella resina fossilizzata degli alberi in tutto il Sud America. Oltre agli insetti, sono stati trovati frammenti di ragnatele e una ricca varietà di fossili vegetali, tra cui spore, pollini e foglie, che suggeriscono la presenza di un ecosistema forestale umido e ricco di resina.

L'ecosistema descritto era caratterizzato da una foresta densa e umida, popolata da alberi produttori di resina, probabilmente conifere araucariacee, felci, cicadee e le prime angiosperme. Alcune specie vegetali identificate, come l'albero "Monkey Puzzle", non crescono più nell'attuale Amazzonia, indicando una significativa trasformazione del paesaggio nel corso dei millenni. La presenza di larve di insetti acquatici, come le zanzare, suggerisce inoltre l'esistenza di zone umide abbondanti, delineando un quadro di un ambiente tropicale di grande vitalità. Questo studio fornisce prove dirette di un ecosistema forestale equatoriale in un'epoca di profonda trasformazione ecologica, illuminando le relazioni biogeografiche dei suoi componenti mentre i continenti moderni si separavano dal supercontinente Gondwana.

Il significato di questa scoperta è amplificato dal fatto che quasi tutti i depositi di ambra conosciuti negli ultimi 130 milioni di anni provenivano dall'emisfero settentrionale, lasciando un vuoto nella nostra comprensione della biodiversità dell'emisfero australe durante il Cretaceo. L'ambra ecuadoriana, chimicamente matura e alterata dall'esposizione al petrolio, dato che la Formazione Hollín è una roccia madre di petrolio, offre un'opportunità unica per studiare l'evoluzione della vita in un contesto geografico finora poco esplorato. La conservazione di organismi così minuti, inclusi i primi esempi documentati di associazione tra foglie di angiosperme nel nord-ovest del Sud America, permette di comprendere meglio le interazioni emergenti tra piante da fiore e insetti, una partnership fondamentale per la storia naturale del pianeta.

La ricerca, che ha visto la collaborazione di istituzioni come l'Università di Barcellona e lo Smithsonian Tropical Research Institute, continua ad analizzare questi preziosi campioni. Essi non solo arricchiscono la nostra conoscenza della biodiversità del Cretaceo, ma offrono anche una prospettiva più ampia sull'interconnessione della vita e sull'evoluzione degli ecosistemi terrestri, rivelando la continuità e la trasformazione dei processi naturali attraverso ere geologiche immense.

Fonti

  • Yahoo

  • CBS News

  • EurekAlert!

  • ScienceAlert

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