Il 30 settembre 2025, il Primo Ministro indiano Narendra Modi ha espresso pubblicamente il suo sostegno al piano di 20 punti del Presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump per la risoluzione del conflitto di Gaza. L'annuncio è stato diffuso tramite l'account ufficiale di Modi su X (precedentemente Twitter). Il Primo Ministro Modi ha sottolineato l'importanza del piano del Presidente Trump, evidenziandone il potenziale per una pace duratura, sicurezza e sviluppo sia per i palestinesi che per gli israeliani. Ha esortato tutte le parti interessate a unirsi dietro questa iniziativa per porre fine al conflitto, un passo che riflette un impegno globale verso la ricerca di soluzioni costruttive.
Il piano in 20 punti, presentato dal Presidente Trump e dal Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu il 29 settembre 2025, delinea misure concrete per porre fine alla guerra a Gaza. Tra i punti chiave figurano un cessate il fuoco immediato, un ultimatum di 72 ore per il rilascio degli ostaggi, un ritiro israeliano graduale e uno scambio di prigionieri. Questi elementi mirano a creare un quadro per una de-escalation rapida e controllata. Ulteriori disposizioni del piano prevedono il disarmo di Hamas e l'istituzione di un comitato tecnocratico palestinese per la transizione di governo. Il piano contempla anche la potenziale sostituzione di Hamas e dell'Autorità Palestinese con un'Autorità Palestinese riformata, aprendo la strada all'autodeterminazione palestinese.
La comunità internazionale ha accolto la notizia con un cauto ottimismo. Ronald Lauder, presidente del Congresso Ebraico Mondiale, ha descritto l'annuncio come un "momento di storica conseguenza", sottolineando il potenziale del piano di porre fine alle violenze e fornire una chiara cornice per la pace. Questo consenso internazionale, seppur cauto, evidenzia la speranza di un cambiamento positivo.
Al 30 settembre 2025, il piano si trova nelle sue fasi iniziali di attuazione. Il suo successo dipenderà in modo cruciale dalla cooperazione di tutte le parti coinvolte, inclusi Hamas, Israele e l'Autorità Palestinese. Gli sforzi diplomatici sono in corso per affrontare le sfide relative al disarmo, alla governance e alla ricostruzione, indicando un percorso complesso ma necessario verso la stabilizzazione. L'adesione del Primo Ministro Modi rafforza il sostegno dell'India alle risoluzioni pacifiche in Medio Oriente e il suo impegno per la stabilità regionale. Il piano mira a offrire un percorso praticabile verso la pace e la sicurezza per l'intera regione dell'Asia occidentale, un obiettivo che richiede una visione condivisa e un'azione concertata per superare le divisioni esistenti e costruire un futuro di prosperità condivisa.