Israele approva piano per l'occupazione di Gaza City, scatenando condanne internazionali

Modificato da: Татьяна Гуринович

Il 7 agosto 2025, il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato un piano proposto dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu per l'occupazione militare di Gaza City. L'obiettivo dichiarato è il controllo totale della città da parte delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), con l'intento di fornire assistenza umanitaria ai civili nelle aree non coinvolte nei combattimenti.

Il piano si basa su cinque principi fondamentali: il disarmo di Hamas, il ritorno di tutti gli ostaggi israeliani, la smilitarizzazione della Striscia di Gaza, il controllo della sicurezza israeliana sulla Striscia e l'istituzione di un'amministrazione civile alternativa che non sia né Hamas né l'Autorità Palestinese. Nonostante l'intenzione dichiarata di non mantenere un controllo permanente sul territorio, il piano ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla futura gestione di Gaza City e alle sue implicazioni umanitarie per la popolazione locale.

L'approvazione è avvenuta nonostante le obiezioni del Capo di Stato Maggiore delle IDF, Eyal Zamir, che aveva avvertito sui rischi per la vita degli ostaggi e sulle risorse militari necessarie per l'operazione. La comunità internazionale ha reagito con fermezza. L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Turk, ha esortato Israele a interrompere immediatamente il piano, sottolineando che esso contraddice la risoluzione della Corte Internazionale di Giustizia che chiede la fine dell'occupazione israeliana e viola il diritto all'autodeterminazione dei palestinesi. Leader di diverse nazioni, tra cui Regno Unito, Spagna, Turchia e Australia, hanno condannato il piano israeliano, esprimendo preoccupazione per l'escalation del conflitto e le sue conseguenze umanitarie. La Germania ha annunciato la sospensione delle esportazioni di equipaggiamenti militari che potrebbero essere utilizzati a Gaza.

La situazione a Gaza rimane critica, con la popolazione che affronta condizioni di vita sempre più difficili. Dati recenti indicano che le soglie di carestia sono state raggiunte per il consumo alimentare nella maggior parte della Striscia e per la malnutrizione acuta nella città di Gaza, con l'81% dei bambini sotto i cinque anni affetti da malnutrizione acuta. L'operazione, che prevede lo sfollamento di circa un milione di palestinesi da Gaza City e altre aree verso zone di evacuazione nel sud della Striscia con una scadenza prevista per il 7 ottobre, ha suscitato timori di un'ulteriore catastrofe umanitaria. Hamas ha definito il piano un "nuovo crimine di guerra", accusando Israele di sacrificare gli ostaggi per interessi personali e ideologici.

Fonti

  • vaticannews.va

  • El País

  • Reuters

  • Associated Press

  • Al Jazeera

  • Deutsche Welle

Hai trovato un errore o un'inaccuratezza?

Esamineremo il tuo commento il prima possibile.