Berlino, 8 agosto 2025 – Il Cancelliere tedesco Friedrich Merz ha annunciato oggi la sospensione di tutte le esportazioni di equipaggiamenti militari dalla Germania verso Israele che potrebbero essere impiegati nella Striscia di Gaza. La decisione, che entra in vigore immediatamente e fino a nuovo ordine, è una risposta diretta all'approvazione da parte del Gabinetto di Sicurezza israeliano di piani per assumere il controllo della città di Gaza, un'azione che intensifica ulteriormente il conflitto in corso con Hamas.
Pur ribadendo il diritto di Israele all'autodifesa, Merz ha espresso profonda preoccupazione per l'escalation militare e le sue implicazioni umanitarie. Il Cancelliere ha sottolineato come le recenti azioni militari rendano più incerto il raggiungimento di obiettivi cruciali come il rilascio degli ostaggi israeliani e il progresso verso un cessate il fuoco. La Germania sollecita inoltre un accesso completo e senza restrizioni per le consegne di aiuti umanitari a Gaza, comprese quelle destinate alle organizzazioni delle Nazioni Unite e alle ONG.
La decisione tedesca segna un cambiamento significativo nella politica estera di Berlino, storicamente un alleato fermo di Israele. La mossa avviene in un momento di crescente pressione internazionale su Israele. L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Turk, ha lanciato un appello urgente per l'interruzione del piano israeliano di occupazione militare su vasta scala di Gaza, avvertendo che tale azione comporterebbe un aumento delle vittime e delle sofferenze, contravvenendo alle sentenze della Corte Internazionale di Giustizia e ostacolando la soluzione a due Stati.
La comunità internazionale ha rispecchiato queste preoccupazioni. Leader del Regno Unito, Spagna, Turchia e Australia hanno condannato il piano di espansione israeliano, invocando soluzioni diplomatiche e mettendo in guardia contro un'ulteriore distruzione. L'Australia ha ribadito che una soluzione a due Stati rimane l'unica via per una pace duratura.
La sospensione delle esportazioni di armi tedesche non costituisce un embargo totale, lasciando aperta la possibilità di continuare le esportazioni per sistemi non direttamente legati alla campagna di Gaza, come la difesa missilistica o equipaggiamenti navali. La Germania, con la sua storia legata all'Olocausto, ha tradizionalmente mantenuto un forte sostegno per Israele, ma le crescenti vittime civili e le limitazioni all'accesso umanitario a Gaza hanno portato a una riconsiderazione della sua posizione. La situazione rimane in evoluzione, con continue discussioni internazionali e sforzi diplomatici volti a de-escalare le tensioni e ad affrontare la crisi umanitaria nella regione.