Nobel per la Pace 2025 a María Corina Machado: Faro di Democrazia contro l'Oscurità Venezuelana

Il panorama geopolitico si è illuminato con una decisione che risuona come un potente incoraggiamento per la libertà: il Comitato Norvegese per il Nobel ha conferito il Premio per la Pace 2025 alla leader venezuelana María Corina Machado. Questo riconoscimento, annunciato il 10 ottobre 2025, è un tributo alla sua tenace difesa dei diritti democratici in un contesto di crescente oscurità politica. La Machado, ingegnere industriale e fondatrice del movimento Vente Venezuela, è stata premiata per il suo instancabile impegno nel promuovere un pacifico e giusto passaggio dalla dittatura alla democrazia nel suo Paese.

Jørgen Watne Frydnes, presidente del Comitato norvegese, ha sottolineato come la vincitrice incarni la speranza per un futuro in cui le voci dei cittadini siano ascoltate, definendola uno degli esempi più straordinari di coraggio civile nell'America Latina contemporanea. Il Comitato ha evidenziato che Machado è stata una figura chiave e unificante per un'opposizione politica che in passato era frammentata, trovando un terreno comune nella richiesta di elezioni libere e di un governo rappresentativo. La cerimonia di consegna ufficiale è prevista per il 10 dicembre a Oslo, data che commemora la scomparsa di Alfred Nobel.

La scelta di premiare Machado si inserisce in un periodo di forte tensione in Venezuela, specialmente dopo le elezioni presidenziali del luglio 2024. Durante quel voto, la leader dell'opposizione aveva denunciato brogli elettorali contro il regime di Nicolás Maduro, il quale fu proclamato vincitore dal Consiglio Elettorale Nazionale (CNE) con il 51,95% dei voti. L'opposizione, che sosteneva il candidato Edmundo González Urrutia, aveva denunciato frodi, con sondaggi precedenti che indicavano un vantaggio per il candidato unitario. Le conseguenze del voto del 2024 hanno portato a proteste e disordini, e la stessa Machado è scomparsa dalla scena pubblica a causa delle minacce ricevute in un clima di repressione.

Il riconoscimento internazionale arriva dopo che Machado era già stata premiata nel 2024 con il Premio Václav Havel per i Diritti Umani e il Premio Sakharov dal Parlamento Europeo. Il Comitato norvegese ha riconosciuto che la sua opera dimostra che la perseveranza nel sostenere i principi di libertà e giustizia è la via maestra per la costruzione di un domani più sereno per l'intera collettività, anche nelle circostanze più avverse. La comunità internazionale, pur con le sue divergenze, ha riconosciuto il valore della sua lotta pacifica per la democrazia, ponendo l'accento sul suo impegno contro la militarizzazione della società venezuelana.