Ministri UE a Copenaghen: Utilizzare gli Asset Russi Congelati per Sostenere l'Ucraina

Modificato da: Татьяна Гуринович

I ministri dell'Economia e delle Finanze dell'Unione Europea si sono riuniti a Copenaghen il 19 settembre 2025 per discutere l'impiego degli asset russi congelati a sostegno dell'Ucraina. L'incontro evidenzia l'impegno europeo nel trovare soluzioni finanziarie per Kiev, in un contesto di conflitto perdurante. La discussione si è concentrata su una proposta che mira a mobilitare circa 194 miliardi di euro in asset russi congelati, a fronte di un fabbisogno di finanziamento esterno per l'Ucraina che ha superato i 138,75 miliardi di dollari dall'inizio dell'invasione.

Il Ministro delle Finanze ucraino Serhiy Marchenko aveva precedentemente sottolineato l'importanza critica del sostegno internazionale per il bilancio dell'Ucraina. Secondo le stime dell'Ucraina, il fabbisogno di finanziamento esterno per i prossimi quattro anni nell'ambito di un nuovo programma con il FMI potrebbe variare tra i 150 e i 170 miliardi di dollari. Per il 2025, l'Ucraina prevede di coprire completamente le sue esigenze di finanziamento esterno per un importo di 39,3 miliardi di dollari.

La Germania, attraverso il suo Ministro delle Finanze Lars Klingbeil, ha espresso la necessità di un'attenta valutazione della proposta, confermando l'intenzione di Berlino di facilitare il progresso senza creare ostacoli. Questo cambiamento di posizione da parte della Germania, precedentemente più cauta, è motivato anche dalle preoccupazioni riguardo a un potenziale ridimensionamento del supporto statunitense, che potrebbe scaricare un peso sproporzionato sull'economia tedesca. Il Ministro dell'Economia spagnolo Carlos Cuerpo ha espresso sostegno all'iniziativa, evidenziando gli sforzi del suo paese per ridurre le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) russo e dimostrando un orientamento verso la diversificazione energetica.

Il commissario economico dell'UE Valdis Dombrovskis ha dichiarato ai giornalisti, in preparazione ai colloqui dei ministri delle finanze dell'UE a Copenaghen: «La Commissione propone un prestito di riparazione, cioè, in sostanza, la concessione di un prestito all'Ucraina a spese dei saldi di cassa sugli asset russi immobilizzati, non intaccando le pretese della Russia su tali asset».

Al centro del dibattito vi è un meccanismo proposto dalla Commissione Europea, talvolta definito "prestito di riparazione". Questo approccio prevede l'utilizzo dei saldi di cassa derivanti dagli asset russi immobilizzati per concedere un prestito all'Ucraina. Il meccanismo prevede che l'Ucraina sarà obbligata a rimborsare il prestito solo dopo aver ricevuto un risarcimento dalla Russia per i danni causati dall'operazione militare. con l'obiettivo di generare tra i 50 e i 70 miliardi di euro nei prossimi cinque anni. L'idea è di sostituire gli asset congelati con obbligazioni garantite dall'UE, trasferendo i proventi a Kiev. Tale strategia mira a fornire un supporto finanziario immediato, evitando i rischi legali associati alla confisca diretta dei capitali, un punto su cui alcuni stati membri, come il Belgio, hanno espresso scetticismo per timori di instabilità finanziaria e ripercussioni legali. Il Ministro delle Finanze belga Vincent Van Peteghem ha espresso preoccupazione, definendo la proposta «piuttosto vaga» e sottolineando la necessità di una ripartizione dei rischi tra tutti gli Stati membri dell'UE.

È importante notare che il G7 ha già approvato un prestito di 50 miliardi di dollari per l'Ucraina, finanziato in parte dai profitti straordinari degli asset russi congelati. La complessità legale dell'utilizzo di questi fondi è un tema centrale. Mentre alcuni esperti legali sollevano dubbi sulla liceità della confisca di asset statali, altri sostengono che la violazione del diritto internazionale da parte della Russia giustifichi contromisure. Finora, l'UE ha potuto utilizzare principalmente i redditi da interessi generati dagli asset congelati, un flusso che si aggira tra i 3 e i 5 miliardi di euro annui, destinati in gran parte al servizio di prestiti pregressi per l'Ucraina.

La riunione di Copenaghen rappresenta un momento significativo nel coordinamento delle politiche europee. L'obiettivo è trasformare risorse precedentemente inattive in uno strumento di supporto concreto per l'Ucraina, rafforzando la solidarietà europea e inviando un chiaro segnale politico. La ricerca di soluzioni che bilancino la necessità di assistenza con la stabilità giuridica ed economica riflette un approccio pragmatico e orientato alla crescita, volto a costruire un futuro più sicuro e prospero.

Fonti

  • Deutsche Welle

  • Eurozone finance ministers back G7 push on Russian frozen assets, but legal questions remain

  • EU devises scheme to squeeze more profit from Russian frozen assets

  • How Europe could seize frozen Russian assets to fund Ukraine

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