Ucraina: avanzate russe nel Donetsk, crisi a Zaporizhzhia e nuove iniziative di sicurezza UE il 1° Ottobre 2025

Modificato da: S Света

La situazione in Ucraina rimane estremamente tesa il 1° ottobre 2025. Le forze russe hanno riportato la cattura di due villaggi nel Donetsk e stanno avanzando verso Vuhledar, una città che contava circa 14.000 abitanti prima del conflitto. Le truppe ucraine a Vuhledar si trovano sotto pesante attacco e accerchiamento.

Nel frattempo, la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, affronta una crisi senza precedenti. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l'impianto è scollegato dalla rete elettrica da sette giorni, una condizione mai verificatasi prima, e che opera esclusivamente tramite generatori diesel di emergenza, uno dei quali sarebbe già fuori uso. Zelensky ha definito la situazione "critica" e "estremamente pericolosa", attribuendo la responsabilità dei bombardamenti che impediscono il ripristino delle linee elettriche all'azione russa. L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) è attivamente impegnata nel tentativo di ripristinare l'alimentazione esterna, ma i suoi sforzi sono ostacolati dai continui bombardamenti.

In risposta a questa escalation, i leader dell'Unione Europea si sono riuniti a Copenaghen per discutere di un pacchetto di misure di sicurezza e finanziarie per l'Ucraina. Tra le proposte chiave figurano la creazione di un "muro di droni" per rafforzare la difesa dello spazio aereo europeo contro le intrusioni, e l'utilizzo di beni russi congelati per finanziare un prestito di 140 miliardi di euro destinato a Kyiv.

In questo contesto, la Romania ha annunciato piani per avviare la produzione congiunta di droni difensivi in collaborazione con l'Ucraina, con l'obiettivo di potenziare la protezione del fianco orientale della NATO. Questa iniziativa è particolarmente rilevante dato il recente aumento delle violazioni dello spazio aereo europeo da parte di droni, che hanno già portato alla temporanea chiusura di aeroporti in Danimarca.

Sul fronte diplomatico, le tensioni rimangono alte. L'Austria ha espulso un diplomatico russo sospettato di spionaggio legato alla compagnia petrolifera OMV, scatenando una risposta simmetrica da parte della Russia che ha annunciato l'espulsione di un diplomatico austriaco. La Marina francese sta inoltre conducendo indagini su una petroliera, la Boracay, sospettata di aver violato le sanzioni internazionali trasportando petrolio russo. La Boracay, precedentemente nota come Kiwala, è sotto sanzioni del Regno Unito da ottobre 2024 e dell'UE da febbraio 2025.

Sul piano economico, l'India continua a essere un acquirente significativo di petrolio russo, mantenendo la Russia come suo principale fornitore, nonostante le pressioni internazionali per diversificare le proprie fonti energetiche. Il rappresentante commerciale degli Stati Uniti Jamieson Greer ha notato la diversificazione degli acquisti di petrolio da parte dell'India, che si sta allontanando dalle forniture russe.

Il Ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha espresso scetticismo riguardo a una decisione definitiva degli Stati Uniti sulla fornitura di missili Tomahawk all'Ucraina, suggerendo che le discussioni in merito siano influenzate dalle pressioni europee. Il Cremlino ha criticato il coinvolgimento indiretto della Germania nel conflitto e ha suggerito che l'Europa dovrebbe privilegiare il dialogo con la Russia piuttosto che costruire "muri di droni".

Le temperature a Siversk sono di circa 3°C, a Zaporizhzhia di circa 8°C e a Copenaghen di 16°C.

Fonti

  • Al Jazeera Online

  • Forbes

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