Mali, Burkina Faso e Niger si ritirano dalla Corte Penale Internazionale

Modificato da: Татьяна Гуринович

Le nazioni dell'Africa occidentale Mali, Burkina Faso e Niger hanno annunciato il loro ritiro dalla Corte Penale Internazionale (CPI), definendola uno "strumento di repressione neocoloniale" e accusandola di giustizia selettiva. Questa decisione congiunta segna un'ulteriore evoluzione nelle dinamiche geopolitiche del Sahel, regione segnata da colpi di stato tra il 2020 e il 2023.

I tre paesi, guidati da giunte militari, hanno formato l'Alleanza degli Stati del Sahel (AES) e hanno preso le distanze da organismi regionali come la CEDEAO, cercando al contempo legami più stretti con la Russia. I governi militari sostengono che la CPI sia incapace di processare adeguatamente crimini di guerra e contro l'umanità, accusandola di colpire prevalentemente i paesi meno privilegiati.

Il ritiro dalla CPI diventerà effettivo un anno dopo la notifica alle Nazioni Unite. I tre paesi hanno espresso l'intenzione di sviluppare "meccanismi indigeni per il consolidamento della pace e della giustizia", allineando i processi legali ai propri valori e alle proprie rivendicazioni di sovranità. Questa mossa è vista anche come un riflesso del più ampio riallineamento geopolitico del Sahel, con un crescente avvicinamento alla Russia, specialmente in ambito militare.

Gruppi per i diritti umani e esperti delle Nazioni Unite hanno sollevato preoccupazioni riguardo a questa decisione, temendo una riduzione della supervisione internazionale sugli abusi presunti commessi sia da gruppi armati non statali sia dalle forze nazionali. Le accuse di crimini di guerra pendono sia contro le forze armate dei paesi del Sahel sia contro i gruppi jihadisti che operano nella regione. Le indagini in corso, come quella della CPI in Mali dal 2013, continueranno fino alla data effettiva del ritiro.

La decisione dei tre paesi del Sahel rappresenta una sfida per la CPI e indica una tendenza più ampia tra alcune nazioni africane a mettere in discussione le istituzioni di giustizia internazionale, percepite da alcuni come strumenti di influenza neocoloniale.

Fonti

  • Deutsche Welle

  • Burkina Faso weist Massaker-Vorwürfe gegen Armee zurück

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