Il 9 settembre 2025, Israele ha condotto un attacco aereo mirato a Doha, Qatar, con l'obiettivo di neutralizzare figure di spicco di Hamas, tra cui Khalil al-Hayya e Khaled Mashal. L'operazione, condotta dall'IDF e dallo Shin Bet, mirava a interrompere il coordinamento della leadership di Hamas, in particolare di coloro implicati negli attacchi del 7 ottobre 2023.
Fonti di Hamas hanno riferito che i leader chiave, incluso Khalil al-Hayya, sono sopravvissuti all'attacco. Tuttavia, sono stati segnalati i decessi del figlio di al-Hayya, Himam al-Hayya, e del suo direttore d'ufficio, Jihad Labad. Un ufficiale della sicurezza qatariota, il Tenente Colonnello Badr Saad Mohammed Al Humaidi Al Dosari, è stato ucciso nell'attacco, e diversi altri agenti di sicurezza sono rimasti feriti.
L'attacco ha suscitato una ferma condanna internazionale. Le Nazioni Unite, la Turchia, l'Egitto, il Pakistan, la Spagna, la Francia, il Regno Unito, la Giordania, l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, l'Algeria, l'Oman, la Siria e l'Iran hanno condannato l'azione come una violazione della sovranità del Qatar e un ostacolo agli sforzi di mediazione per un cessate il fuoco. L'Organizzazione per la Cooperazione Islamica ha definito l'attacco una "flagrante violazione del diritto internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e delle norme globali".
Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che l'azione è stata intrapresa in modo indipendente da Israele e potrebbe contribuire a porre fine alla guerra. Nel frattempo, la Spagna, in risposta alle azioni di Israele a Gaza, ha rafforzato le sue misure, formalizzando un embargo sugli armamenti e introducendo restrizioni sui trasporti e divieti di ingresso per coloro che sono coinvolti in ciò che ha definito un "genocidio".
L'efficacia dell'attacco israeliano nel disarticolare la leadership di Hamas, le sue implicazioni per i futuri sforzi di cessate il fuoco e l'impatto sulla stabilità regionale e sulle relazioni internazionali rimangono questioni centrali. L'incidente sottolinea la volatilità del Medio Oriente e le sfide persistenti nel raggiungere la de-escalation e una pace duratura.