Le elezioni parlamentari in Moldova del 28 settembre 2025 hanno sancito una netta vittoria per il partito pro-europeo "Azione e Solidarietà" (PAS), che si è assicurato la maggioranza assoluta dei seggi. Con il 99,87% delle schede scrutinate, il PAS ha ottenuto il 50,15% dei voti, confermando la sua traiettoria verso l'Unione Europea. Il principale rivale, il blocco filo-russo "Vittoria" (noto anche come "Patriotic Electoral Bloc" o BEP), si è fermato al 24,19%. Seguono il blocco "Alternativa" con il 7,97%, "Il Nostro Partito" guidato da Renato Usatii con il 6,2%, e la forza politica pro-europea "Democrazia a Casa" con il 5,62%. Questi risultati garantiscono al PAS almeno 54 dei 101 seggi parlamentari, consolidando la sua posizione di governo, sebbene in calo rispetto ai 61 seggi detenuti nella precedente legislatura.
L'affluenza alle urne è stata del 52,1%, con oltre 1,6 milioni di votanti, inclusi 264.000 all'estero. La competizione ha visto la partecipazione di 14 partiti, quattro blocchi e quattro candidati indipendenti. La giornata elettorale è stata segnata da segnalazioni di tentativi di frode e interferenze. Le autorità moldave hanno avvertito di attacchi informatici contro le infrastrutture elettorali e di campagne di disinformazione, con il presidente del PAS, Igor Grosu, che ha accusato la Russia di "tentativi su larga scala di prendere il controllo del processo elettorale". La Presidente Maia Sandu ha anch'essa denunciato "interferenze su larga scala", accuse respinte dalla Federazione Russa come "prive di fondamento".
Il mantenimento della maggioranza parlamentare consente al PAS di proseguire l'obiettivo di adesione della Moldova all'Unione Europea entro il 2030. La Presidente Sandu ha ribadito: "Il futuro del paese è nell'UE". Le trattative di adesione all'UE per la Moldova sono iniziate ufficialmente il 25 giugno 2024, in concomitanza con quelle dell'Ucraina. Il paese ha ottenuto lo status di candidato nel giugno 2022 e ha fissato un obiettivo di adesione per il 2028, con l'apertura del primo cluster di negoziati prevista per il 2025.
Le elezioni si sono svolte in un contesto geopolitico complesso, con la Moldova che si trova tra l'influenza dell'UE e la Russia. La Russia ha negato le accuse di interferenza, definendole "anti-russe e infondate". La vicinanza geografica all'Ucraina e la storia di relazioni con la Russia rendono il percorso della Moldova verso l'integrazione europea particolarmente delicato. Nonostante le sfide, la vittoria del PAS rafforza la direzione pro-europea del paese, con l'UE che ha approvato un piano di crescita per la Moldova del valore di 1,9 miliardi di euro per sostenere la convergenza socio-economica e il percorso di allargamento. La campagna elettorale è stata caratterizzata da un'intensa attività di disinformazione e attacchi informatici, con stime che indicano un investimento russo di circa 200 milioni di euro per influenzare l'esito delle elezioni. La vittoria del PAS è vista come un segnale di continuità per le forze pro-europee, che mirano a consolidare le riforme e a garantire la stabilità del paese nel suo percorso di integrazione europea, nonostante le continue pressioni geopolitiche.