Minsk Libera 123 Detenuti, Incluso il Premio Nobel, Mentre gli USA Allentano le Sanzioni sul Settore dei Potassici

Le autorità della Bielorussia hanno annunciato, nella giornata di sabato 13 dicembre 2025, la liberazione di 123 individui detenuti per motivi ritenuti politici. Questa mossa è stata il risultato diretto di intense consultazioni diplomatiche intrattenute con Washington. Tra coloro che hanno riottenuto la libertà figura Ales Bialiatski, fondatore del centro per i diritti umani Viasna e insignito del Premio Nobel per la Pace nel 2022, insieme alla figura di spicco dell'opposizione, Maria Kalesnikava.

Questo gesto di apertura umanitaria è giunto subito dopo una serie di negoziati tenutisi a Minsk tra il Presidente Alexander Lukashenko e lo Special Envoy degli Stati Uniti, John Cole. Cole, la cui nomina è effettiva dal 9 novembre 2025, ha giocato un ruolo cruciale nel sbloccare la situazione. L'accordo raggiunto ha avuto un impatto significativo sul fronte economico.

L'elemento cardine di questa intesa è stata la decisione degli Stati Uniti di revocare parzialmente le restrizioni economiche imposte al settore dei fertilizzanti potassici, vitale per l'economia bielorussa. Le sanzioni contro l'impresa statale Belaruskali erano state introdotte nell'agosto del 2021. All'epoca, i fertilizzanti potassici rappresentavano oltre il 20% delle esportazioni totali del Paese, posizionando la Bielorussia come detentrice di circa il 20% del mercato globale. Lo Special Envoy Cole ha definito questo scambio come un “passo molto positivo” verso la normalizzazione dei rapporti, sottolineando che ulteriori alleggerimenti dipenderanno dal mantenimento del processo di rilascio dei detenuti.

La scarcerazione di queste 123 persone il 13 dicembre 2025 si inserisce in una tendenza già avviata. A partire dal luglio 2024, il numero complessivo di prigionieri politici rilasciati ha superato la soglia delle 430 unità. Per esempio, nel settembre 2025, in seguito a precedenti consultazioni che vedevano la partecipazione di rappresentanti americani, erano state liberate 52 persone, tra cui l'ex candidato presidenziale Nikolai Statkevich. È degno di nota che tra i rilasciati del 13 dicembre figuravano anche cinque cittadini ucraini, un dettaglio che evidenzia la natura multidirezionale del processo negoziale.

Ales Bialiatski, condannato nel marzo 2023 a dieci anni di reclusione con accuse di contrabbando e finanziamento di attività che turbavano l'ordine pubblico, ha riacquistato la libertà. Le organizzazioni per i diritti umani hanno confermato il rilascio di queste figure chiave, ma allo stesso tempo hanno espresso preoccupazione per la persistente severità della politica interna del regime nei confronti del dissenso. Infatti, dall'inizio del 2025, 283 nuovi condannati per articoli politici hanno preso il posto dei 170 che avevano beneficiato della grazia.

John Cole, nominato inviato speciale da Donald Trump il 9 novembre 2025, vanta un passato come avvocato personale di Trump e come vice dello Special Envoy USA per l'Ucraina, Keith Kellogg. La sua missione, come precedentemente riportato, mira a tentare un graduale allontanamento di Minsk dall'orbita geopolitica di Mosca. Nonostante i passi compiuti da Washington, il 10 dicembre l'Unione Europea ha dato il via libera all'inasprimento delle sanzioni contro la Bielorussia, anche in relazione a episodi legati a palloni contrabbandieri. Cole ha chiarito che la futura evoluzione dei legami tra Minsk e Washington dipenderà dalla solidità di questo meccanismo di scambio: sanzioni in cambio di libertà.