Il 21 settembre 2025, il satellite GOES-19 della NOAA ha catturato immagini di un'eclissi solare parziale, offrendo una prospettiva unica dell'evento celeste dall'orbita terrestre. Il GOES-19, parte della serie GOES-R, è diventato pienamente operativo il 7 aprile 2025, assumendo il ruolo di GOES-East e sostituendo il GOES-16, ora in modalità di riserva.
Lanciato il 25 giugno 2024 da SpaceX con un razzo Falcon Heavy, il GOES-19 orbita a circa 35.786 chilometri sopra l'equatore terrestre. La sua posizione geostazionaria gli consente un monitoraggio continuo di vaste aree del globo, lavorando in sinergia con il GOES-18 (GOES-West) per osservare condizioni meteorologiche, pericoli ambientali e fenomeni spaziali. Lo strumento chiave utilizzato per l'osservazione dell'eclissi è stato il Solar Ultraviolet Imager (SUVI), progettato per scrutare la corona solare e catturare immagini del disco solare in diverse lunghezze d'onda dell'ultravioletto estremo.
Il SUVI è fondamentale per identificare brillamenti solari e altre attività solari, ma anche per documentare fenomeni come le eclissi solari, fornendo dati preziosi sull'attività solare e il suo impatto sull'ambiente spaziale terrestre. L'eclissi parziale del 21 settembre 2025, visibile in parti del Pacifico, Nuova Zelanda e Antartide, ha permesso al GOES-19 di dimostrare la sua versatilità, offrendo una visione dettagliata dell'allineamento cosmico.
Le osservazioni del GOES-19, insieme ai dati di altri strumenti come il Compact Coronagraph-1 (CCOR-1) che monitora le espulsioni di massa coronale, contribuiscono a una comprensione più completa dell'interazione Sole-Terra. L'attività solare, inclusi brillamenti ed espulsioni di massa coronale, può influenzare la magnetosfera terrestre, causando tempeste geomagnetiche che incidono su comunicazioni, navigazione e reti elettriche. La capacità di anticipare questi eventi, grazie a strumenti come il SUVI e il CCOR-1, è cruciale per mitigare potenziali disagi.
Questo evento celeste, osservato attraverso il GOES-19, evidenzia l'importanza delle osservazioni spaziali per comprendere i cicli solari e la nostra connessione con le forze cosmiche. La continua vigilanza del GOES-19 rappresenta un progresso nella capacità di anticipare e rispondere ai mutamenti dell'ambiente cosmico, promuovendo un futuro più sicuro e informato.