Il 2 settembre 2025, alle 22:30 ora locale, Israele ha lanciato con successo il suo satellite spia Ofek 19 da un sito non divulgato nel centro del paese. Il lancio, effettuato con un razzo Shavit a tre stadi, segna un significativo avanzamento nelle capacità di osservazione e intelligence dello stato ebraico.
L'Ofek 19 è un satellite di osservazione avanzato dotato di tecnologia Synthetic Aperture Radar (SAR), che gli consente di fornire immagini dettagliate ad alta risoluzione della superficie terrestre, operando a un'altitudine di circa 500 chilometri. La tecnologia SAR è particolarmente preziosa perché permette di ottenere immagini chiare indipendentemente dalle condizioni meteorologiche o dalla presenza di nuvole, garantendo una sorveglianza continua e affidabile. Questo nuovo satellite potenzia notevolmente le capacità di sorveglianza continua di Israele in tutto il Medio Oriente.
Il Ministro della Difesa, Israel Katz, ha sottolineato l'importanza strategica dell'Ofek 19, definendolo un messaggio diretto agli avversari e un "messaggio a tutti i nostri nemici, ovunque essi siano: vi teniamo d'occhio in ogni momento e in ogni circostanza". Le sue capacità sono cruciali per le operazioni regionali in corso di Israele; infatti, durante un recente conflitto di 12 giorni con l'Iran, le immagini satellitari sono state fondamentali per raccogliere oltre 12.000 immagini del territorio iraniano, supportando operazioni di targeting di precisione.
L'Ofek 19 si inserisce nella strategia israeliana di sorveglianza persistente e simultanea sull'intera regione mediorientale, con l'obiettivo di garantire la raccolta di intelligence in tempo reale e migliorare l'efficacia operativa. Questo lancio segue una serie consolidata di satelliti spia israeliani, considerati la spina dorsale dell'intelligence spaziale del paese. L'ultimo satellite del programma, l'Ofek 13, è stato lanciato nel marzo 2023.
Il satellite, sviluppato da Israel Aerospace Industries (IAI), diventerà presto pienamente operativo, rafforzando ulteriormente le capacità di difesa e intelligence della nazione. La scelta di lanciare verso ovest, sopra il Mar Mediterraneo, è una decisione strategica dettata dalla necessità di evitare di sorvolare aree popolate o territori ostili, una pratica consolidata per il programma spaziale israeliano sin dal primo lancio nel 1988. Questo orientamento, sebbene comporti una leggera penalità in termini di capacità di carico, permette una maggiore frequenza di passaggi sulla regione mediorientale e offre benefici strategici unici.