"Caught Stealing": Austin Butler nel crime thriller di Darren Aronofsky ambientato negli anni '90

Modificato da: Anulyazolotko Anulyazolotko

Il 29 agosto 2025 segna l'arrivo nelle sale cinematografiche statunitensi di "Caught Stealing", l'ultima fatica registica di Darren Aronofsky. Il film, un'audace reinterpretazione del genere gangster, trasporta il pubblico nella New York del 1998, un'epoca vibrante e caotica che Aronofsky cattura con la sua inconfondibile maestria visiva.

Al centro della narrazione troviamo Austin Butler nei panni di Hank Thompson, un ex giocatore di baseball la cui promettente carriera è stata stroncata da un incidente, lasciandolo a lavorare come barista nel quartiere di Brooklyn. La vita di Hank prende una svolta inaspettata e pericolosa quando accetta di prendersi cura del gatto del suo vicino. Questo gesto apparentemente innocuo lo trascina in un vortice di guai, intrecciando il suo destino con quello della malavita russa e di agenti di polizia corrotti.

Il film, basato sull'omonimo romanzo di Charlie Huston, si distingue per un mix avvincente di azione, umorismo tagliente e un ritmo incalzante, evocando lo spirito delle commedie gangster degli anni '90 e suggerendo una potenziale rinascita per il genere. Il cast stellare include Zoë Kravitz nel ruolo di Yvonne, un'infermiera che offre a Hank un barlume di speranza, e figure di spicco come Liev Schreiber e Vincent D'Onofrio, che interpretano due fratelli gangster ebrei ortodossi, Lipa e Shmully, aggiungendo una dimensione di complessità morale e culturale alla trama.

Bad Bunny, al secolo Benito Antonio Martínez Ocasio, interpreta Colorado, un minaccioso proprietario di un locale notturno, la cui presenza aggiunge un ulteriore strato di pericolo e intrigo. La colonna sonora, curata dalla band post-punk Idles, amplifica l'energia grezza e l'atmosfera del film, fondendo la sensibilità punk con la narrazione cinematografica. Le riprese, effettuate nella stessa New York, permettono ad Aronofsky di immergere lo spettatore nell'energia pulsante e disordinata della città.

La cinematografia di Matthew Libatique cattura la texture e la vitalità di una New York in trasformazione, con riferimenti alla politica cittadina dell'epoca che aggiungono un ulteriore livello di realismo. Il film è stato elogiato per la sua capacità di bilanciare momenti di intensa violenza con un umorismo nero e inaspettato, un tratto distintivo che Aronofsky riesce a infondere anche nelle sue opere più cupe. Nonostante la natura spesso brutale degli eventi, il film invita a riflettere sulla resilienza umana e sulla ricerca di redenzione, anche nelle circostanze più avverse.

La performance di Austin Butler è stata particolarmente lodata per la sua capacità di trasmettere la vulnerabilità e la disperazione del suo personaggio, rendendo Hank una figura con cui il pubblico può empatizzare profondamente. La pellicola, pur mantenendo un ritmo serrato, non disdegna di esplorare le conseguenze emotive e psicologiche delle azioni dei suoi personaggi, offrendo uno sguardo complesso sul mondo criminale e sulle scelte che definiscono un'esistenza.

Fonti

  • Neue Zürcher Zeitung

  • Financial Times

  • Associated Press

  • Broadway Stages

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