La moda sostenibile di Xuly.Bet in mostra ad Amburgo
Modificato da: Katerina S.
Il Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg ospita "XULY.Bët - Funkin' Fashion Factory 100% Recycled", una mostra dedicata alle creazioni sostenibili dello stilista maliano-senegalese Lamine Badian Kouyaté.
Kouyaté, fondatore del marchio parigino XULY.Bët, ha lanciato il suo brand nel 1989, distinguendosi per l'uso innovativo di materiali riciclati e l'incorporazione di influenze africane nel suo design. Il nome del marchio, XULY.Bët, deriva dalla lingua wolof e significa "tieni gli occhi aperti", un invito a una visione consapevole e attenta.
La mostra presenta circa 25 outfit selezionati da collezioni precedenti, caratterizzati da silhouette d'avanguardia, tipografia audace e l'iconico dettaglio del filo rosso. Questi elementi distintivi riflettono l'approccio unico di Kouyaté, che trasforma abiti di seconda mano in opere d'arte indossabili, un'etica che affonda le radici nell'ispirazione ricevuta dalla madre e dalla nonna, che ridavano vita ai capi dismessi.
Il percorso di Kouyaté nel mondo della moda è segnato da un forte impegno verso la sostenibilità, un concetto che ha abbracciato ben prima che diventasse una tendenza globale. La sua filosofia si allinea con una crescente consapevolezza nell'industria della moda riguardo all'impatto ambientale e alla necessità di un'economia circolare. L'approccio di XULY.Bët, che privilegia il visibile upcycling e una produzione interamente sostenibile, pone interrogativi fondamentali sui limiti della produzione tessile e sull'interazione tra corpo e consumo.
Le creazioni di Kouyaté hanno ottenuto riconoscimenti internazionali, tra cui il premio "Designer of the Year" dal New York Times nel 1994 e l'ANDAM Fashion Award nel 1996. Il suo lavoro è stato esposto in prestigiose sedi come il Victoria and Albert Museum di Londra e il MAXXI Museo di Roma, testimoniando l'influenza e l'importanza del suo contributo al panorama della moda.
Artisti come Rihanna, Dua Lipa, Halle Berry e Viola Davis hanno indossato le sue creazioni, portando la sua visione di moda consapevole e audace a un pubblico più ampio. L'eredità di Kouyaté non si limita al riciclo; essa abbraccia anche un profondo legame con le sue radici africane. Sebbene non sempre esplicitamente visibili, le influenze culturali del Mali e del Senegal permeano il suo approccio, riflettendo un'etica di riutilizzo delle risorse radicata nella cultura africana. Questo si manifesta nell'uso di tessuti africani e nella collaborazione con artigiani locali, unendo tradizione e innovazione.
Fonti
MOPO.de
XULY.Bët - About Lamine Badian Kouyaté
Xuly Bët - Wikipedia
Exhibition Programme 2025 | Hamburger Kunsthalle
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