Milano ha reso omaggio a una leggenda della moda con la sfilata celebrativa dei 50 anni di Giorgio Armani, tenutasi presso l'iconico Museo d'Arte di Brera. L'evento ha reso omaggio al compianto fondatore e designer, Giorgio Armani, scomparso il 4 settembre 2025 all'età di 91 anni.
La sfilata, parte integrante delle celebrazioni per il giubileo d'oro del marchio, ha rappresentato l'ultima collezione su cui lo stesso Armani ha lavorato personalmente. Tra gli illustri ospiti presenti spiccavano volti noti del cinema come Richard Gere e Cate Blanchett. Quest'ultima ha sottolineato la duplice natura di Armani, riconoscendolo non solo come un designer di eccezionale talento ma anche come un filantropo umanitario.
La collezione, intitolata "Pantelleria, Milano", ha presentato capi leggeri caratterizzati da una palette cromatica che spaziava dal grigio al blu profondo e al verde, un omaggio a due luoghi significativi per Armani. Le creazioni, realizzate in sete leggere, lino e cotoni stampati, includevano eleganti pigiami, tuniche ariose e boleri, riflettendo la maestria di Armani nel creare un guardaroba che unisce comfort e raffinatezza.
La colonna sonora dell'evento è stata curata dal compositore italiano Ludovico Einaudi, le cui note hanno aggiunto un ulteriore strato di emozione alla serata. La passerella si è conclusa con una camminata solitaria della modella lettone Agnes Zogla, musa prediletta di Armani, che ha indossato un raffinato abito blu, un momento di grande commozione per tutti i presenti.
Descritto come una testimonianza del suo stile distintivo e la chiusura di un ciclo creativo, questo evento ha segnato la conclusione della Milano Fashion Week. Giorgio Armani, affettuosamente soprannominato "Re Giorgio", è stato un'icona riconosciuta a livello globale, simbolo dell'eccellenza italiana. Il suo impatto si estende ben oltre le passerelle; Armani è stato un pioniere nel ridefinire l'abbigliamento formale, introducendo la giacca destrutturata che ha rivoluzionato il concetto di eleganza e modernità.
La sua dedizione alla causa umanitaria è stata altrettanto notevole; Armani è stato nominato Ambasciatore di Buona Volontà per l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) nel 2002, sostenendo attivamente iniziative per i rifugiati e la lotta alla povertà globale. La sua eredità non risiede solo nei suoi capi iconici, ma anche nella sua filosofia di vita, che enfatizzava l'autenticità, la disciplina e la ricerca della bellezza.
La mostra "Giorgio Armani: Milano, per amore", allestita presso la Pinacoteca di Brera, ha ulteriormente celebrato il suo straordinario talento, esponendo 129 creazioni che dialogano con capolavori dell'arte italiana. Questa esposizione, aperta fino all'11 gennaio 2026, rappresenta un'immersione nel percorso creativo di un maestro che ha saputo coniugare moda, arte e impegno sociale, lasciando un segno indelebile nel panorama culturale mondiale.