Mandelson, Epstein e le chiamate per le dimissioni: le nuove rivelazioni

Modificato da: Uliana S.

Nuovi documenti rilasciati dal Comitato di Vigilanza della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti hanno fatto emergere una stretta associazione tra Lord Peter Mandelson, ambasciatore del Regno Unito negli Stati Uniti, e Jeffrey Epstein, condannato per reati sessuali.

I documenti includono un tributo di dieci pagine di Mandelson a Epstein per il suo 50° compleanno, compilato dall'ex partner di Epstein, Ghislaine Maxwell. Nella lettera, Mandelson descriveva Epstein come un "uomo intelligente e arguto" e il suo "migliore amico", includendo note scritte a mano e fotografie. Le rivelazioni hanno scatenato l'indignazione tra le vittime di Jeffrey Epstein, che hanno chiesto l'immediata rimozione di Lord Mandelson dal suo incarico diplomatico. Una sopravvissuta ha definito "ripugnante" che una persona in una posizione così influente si riferisca a un pedofilo come al suo "migliore amico". Questi sentimenti sottolineano il profondo disagio causato dall'esposizione della passata relazione di Mandelson con Epstein.

Lord Mandelson ha precedentemente espresso rammarico per la sua associazione con Epstein, dichiarando in un'intervista del 2025 di rimpiangere di averlo mai incontrato e il danno che Epstein ha causato a molte giovani donne. In particolare, nel giugno 2008, mentre Epstein affrontava accuse di procacciamento di minori, Mandelson scrisse: "I tuoi amici restano con te e ti amano". Mandelson, che ha assunto l'incarico diplomatico all'inizio del 2025, ha ammesso di conoscere bene Epstein. Nel 2003, Mandelson descrisse Epstein come un "uomo intelligente e arguto" che "si paracadutava" nella sua vita, in un messaggio per il 50° compleanno del pedofilo. Le email rivelano anche che nel giugno 2008, Mandelson esortò Epstein a "lottare per il rilascio anticipato" dopo aver accettato una pena di 18 mesi.

Il governo del Regno Unito non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale riguardo alle richieste di rimozione di Mandelson, lasciando la controversia sui suoi legami con Epstein irrisolta. Nonostante le critiche, il Primo Ministro Keir Starmer ha dichiarato di avere "fiducia" in Mandelson, sottolineando il suo ruolo importante nelle relazioni tra Regno Unito e Stati Uniti. Tuttavia, alcuni parlamentari laburisti hanno espresso disappunto per la gestione della situazione da parte di Starmer, con alcuni che chiedono le dimissioni di Mandelson.

La questione è ulteriormente complicata dal fatto che Mandelson, in quanto membro della Camera dei Lord, non può essere obbligato a comparire davanti ai comitati parlamentari per fornire testimonianze. Le rivelazioni hanno sollevato interrogativi sul giudizio di chi ha nominato Mandelson come ambasciatore, dato che Epstein è morto in carcere nell'agosto 2019 in attesa di processo per accuse di traffico sessuale di minori. L'associazione di Mandelson con Epstein è stata oggetto di scrutinio anche in un rapporto interno del 2019 di JP Morgan, che ha evidenziato una relazione particolarmente stretta tra Epstein e il politico laburista. La JP Morgan ha indicato che Epstein sembrava mantenere una relazione stretta con Lord Peter Mandelson, un "alto membro del governo britannico".

Mandelson ha espresso rammarico per la sua associazione con Epstein, definendola "un albatro intorno al mio collo". Ha anche dichiarato di essersi fidato delle "bugie" di Epstein e di rimpiangere "molto, molto profondamente" di aver mantenuto tale associazione per "molto più tempo di quanto avrei dovuto". La controversia continua a gettare un'ombra sulla posizione diplomatica di Mandelson e sulle dinamiche politiche interne del Regno Unito.

Fonti

  • Mirror

  • Who's who in Jeffrey Epstein's birthday book

  • Peter Mandelson swears at reporter after question on Epstein relationship

  • Mandelson tells reporter to ‘f*** off’ when quizzed about Epstein relationship

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