La Costiera Amalfitana ha ricevuto un prestigioso riconoscimento dalla FAO nel 2025, venendo designata come Sistema del Patrimonio Agricolo di Importanza Mondiale (GIAHS). Questo onore sottolinea le secolari pratiche agricole della regione, in particolare la coltivazione dei limoni sotto i tradizionali pergolati di castagno.
Le tecniche di raccolta manuale, eseguite da abili "contadini volanti", sono cruciali per la salvaguardia del suolo e la preservazione della biodiversità, che nella regione conta oltre 970 specie vegetali. Il "Sfusato Amalfitano", un limone iconico, è un esempio di agricoltura a basso impatto, capace di produrre fino a 35 tonnellate per ettaro senza l'uso di pesticidi. I terrazzamenti, capolavori di ingegneria agricola, testimoniano l'adattamento umano a un territorio impervio, con le mura a secco che prevengono l'erosione e regolano acqua e temperatura.
Nel 2025, le tredici municipalità della Costiera Amalfitana hanno lanciato il progetto "Amalfi Coast UNESCO World Heritage", volto a rivitalizzare turismo e cultura locale con un focus su sostenibilità e innovazione digitale. Questo progetto mira a promuovere una convivenza armoniosa tra attività umane e natura, posizionando la Costiera Amalfitana come modello di agricoltura montana sostenibile nel bacino del Mediterraneo.
Le ricerche confermano che questi sistemi terrazzati, risalenti almeno al 1012, sono un esempio di resilienza e conservazione ambientale. Il sapere agricolo, tramandato di generazione in generazione, è un patrimonio vivente, con un ruolo chiave svolto dalle donne nel mantenere vive queste tradizioni. Il progetto "Amalfi Coast 2.0" mira a promuovere la regione in modo integrato e moderno, valorizzando arte, natura, gastronomia e tradizioni immateriali attraverso un calendario comune di eventi e una piattaforma digitale unificata, celebrando l'identità collettiva di un territorio unico.