Confermata la presenza di una specie di zanzara in Islanda: un segnale di profondo cambiamento ecologico

Modificato da: Tetiana Martynovska 17

Lo status di lunga data dell'Islanda come territorio in gran parte esente da zanzare è ufficialmente terminato in seguito a una recente conferma entomologica. La sera del 16 ottobre, un residente locale nell'area di Hveragerði ha documentato un insetto che assomigliava a una zanzara e ha inviato il campione per un'analisi professionale. Questa scoperta ha dato il via a un processo formale che ha sancito l'introduzione di una nuova specie di insetto nell'ambiente naturale della nazione.

Matthías Alfreðsson, un entomologo presso l'Istituto di Storia Naturale Islandese (Icelandic Natural History Institute), ha verificato l'identificazione dopo che trappole specializzate per l'attrazione avevano catturato ulteriori esemplari. La specie confermata è la *Culiseta annulata*, una zanzara nota per la sua tolleranza al freddo, con due esemplari femmina e uno maschio raccolti. Sebbene una singola zanzara fosse stata intercettata anni prima all'Aeroporto Internazionale di Keflavík, questo ritrovamento attuale segna la prima istanza documentata di zanzare che riescono a stabilirsi nell'ecosistema naturale e all'aperto dell'Islanda. Alfreðsson ha evidenziato che la resilienza della *Culiseta annulata* le permette potenzialmente di sopravvivere all'inverno rifugiandosi sottoterra o in aree riparate, suggerendo una capacità di adattamento al clima isolano.

La prossima primavera sarà determinante per stabilire se questa specie riuscirà a persistere con successo durante la stagione fredda e a diventare un elemento permanente nell'ecosistema islandese. Questo sviluppo ecologico si verifica sullo sfondo di un significativo mutamento planetario. L'Islanda, una nazione che si estende per circa 103.000 chilometri quadrati con una popolazione che si avvicina ai 389.000 abitanti, concentrata principalmente a Reykjavík, sta sperimentando il cambiamento climatico a un ritmo quattro volte superiore rispetto alla media di altre regioni dell'emisfero settentrionale. Il clima tipico dell'isola, con una media di 1.4°C a gennaio e un massimo di 11.7°C a luglio, aveva storicamente rappresentato una barriera cruciale contro la proliferazione degli insetti, nonostante la presenza di numerosi laghi e stagni ideali per la riproduzione.

La tendenza al riscaldamento sta già influenzando altri indicatori naturali in tutto il paese. I ghiacciai si stanno sciogliendo a un ritmo accelerato e la vita marina sta subendo spostamenti, come dimostrato dalla comparsa di specie come la molva azzurra, originaria dei mari meridionali più caldi, nelle acque locali. Questi riallineamenti ambientali stanno creando nuove nicchie ecologiche che permettono a specie precedentemente escluse, come questa zanzara appena arrivata, di mettere radici. Questo evento rispecchia le tendenze globali, dato che anche nazioni come il Regno Unito hanno recentemente segnalato il rilevamento sia di uova di *Aedes aegypti* sia della presenza della zanzara a strisce bianche, specie note per essere veicoli di malattie tropicali.

L'insediamento della *Culiseta annulata* in Islanda evidenzia un modello più ampio in cui l'intensificarsi delle dinamiche climatiche sta ridefinendo i confini biologici persino delle regioni più remote. Gli esperti sottolineano che un monitoraggio continuo e rigoroso di questi cambiamenti ecologici è di fondamentale importanza per comprendere la vulnerabilità dell'Artico man mano che il riscaldamento globale si intensifica. La situazione mette in luce la necessità di considerare questi indicatori ambientali come segnali che richiedono una riflessione più profonda su come l'attività umana stia rimodellando la biodiversità globale, una sfida che trova eco nei dialoghi internazionali, come le recenti discussioni tra il Primo Ministro islandese Katrín Jakobsdóttir e i leader cinesi riguardo alla cooperazione per la trasformazione verde.

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Fonti

  • guancha.cn

  • BBC News

  • CNN

  • 中华人民共和国外交部

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