L'Avanguardia dei Droni: La Tecnologia Ridefinisce la Conservazione della Fauna Selvatica Australiana

Modificato da: Olga Samsonova

L'impiego dei droni sta trasformando radicalmente l'ecologia in Australia, introducendo metodologie di studio per la fauna, incluse foche e balene, che sono intrinsecamente meno invasive. Questa evoluzione tecnologica è cruciale per ottenere dati vitali senza disturbare gli equilibri delicati delle popolazioni animali sensibili. Una ricerca approfondita condotta dalla Monash University, pubblicata sulla rivista Biological Reviews, ha evidenziato la rapida crescita nell'uso dei velivoli a pilotaggio remoto per l'ecofisiologia dei mammiferi marini a partire dal 2010.

Grazie all'integrazione di sensori termici e telecamere avanzate, gli scienziati possono ora valutare la salute e i modelli comportamentali di queste grandi creature marine mantenendo una distanza di sicurezza. L'applicazione pratica sul campo conferma questa tendenza. Dal 2016, i Phillip Island Nature Parks hanno impiegato con successo i droni per monitorare le colonie di otarie orsine australiane, ricavando informazioni essenziali sulla loro condizione generale. In modo analogo, in Victoria, i velivoli termici si sono dimostrati strumenti indispensabili per tracciare specie attive nelle ore notturne, come il raro Possum di Leadbeater, all'interno degli ambienti forestali più fitti.

Questa capacità di osservazione discreta permette di cogliere la realtà naturale senza l'interferenza umana diretta, segnando un passo verso una comprensione più autentica dei ritmi della vita selvatica. Lo slancio tecnologico si estende all'esplorazione dell'integrazione di questi strumenti con l'Intelligenza Artificiale per perfezionare le strategie di conservazione. In altre regioni del continente, progetti hanno utilizzato droni dotati di telemetria radio avanzata per tracciare con precisione i movimenti di specie vulnerabili come i quoll occidentali, dei quali solo il 5% del territorio originario ne ospita ancora esemplari.

Inoltre, la tecnologia del riconoscimento facciale applicata ai filmati dei droni viene utilizzata per censire e identificare i singoli koala, garantendo un conteggio più accurato e non invasivo. Studi hanno infatti verificato il basso impatto di questi velivoli sul battito cardiaco degli animali osservati. L'efficienza di questi sistemi, che possono coprire rapidamente vaste estensioni, riduce drasticamente i tempi di rilevamento rispetto ai metodi manuali, fornendo una base di conoscenza solida per interventi mirati, specialmente in aree remote o colpite da eventi estremi come i devastanti incendi del 2019-2020. Le strategie future per la salvaguardia ambientale saranno un tema centrale alla Conferenza ESA 2025, dove gli esperti presenteranno le loro scoperte sull'integrazione tra droni e AI per un monitoraggio ecologico all'avanguardia.

Fonti

  • Australian Broadcasting Corporation

  • From sky to sea: Drones transform wildlife research with non-invasive techniques

  • Thermal drones are helping to monitor some of Australia’s most elusive wildlife

  • ESA 2025 Conference Program - Technological innovation and bridging the gap to real world application 3.1.6

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