Lunedì 11 agosto 2025, i futures sugli indici azionari statunitensi hanno mostrato stabilità, mentre gli investitori attendevano sviluppi chiave nelle politiche commerciali e dati economici cruciali. Il panorama di mercato riflette una fase di attenta valutazione, con le forze geopolitiche e le dinamiche inflazionistiche che modellano le aspettative.
Nel settore dei semiconduttori, Nvidia e AMD hanno registrato cali pre-mercato rispettivamente dell'1% e del 2%. Questo movimento è una diretta conseguenza dell'accordo che prevede la rimessa del 15% dei ricavi derivanti dalle vendite di chip avanzati in Cina al governo statunitense. Questa mossa rappresenta un cambiamento strategico senza precedenti nelle politiche di controllo delle esportazioni, introducendo un "modello di prezzo geopolitico" in cui l'accesso al mercato comporta un "pedaggio politico". L'impatto finanziario è già visibile: il rapporto prezzo/utili (P/E) di Nvidia è sceso da 50x a 42x, mentre quello di AMD è passato da 60x a 52x, riflettendo una ricalibrazione del sentiment degli investitori che ora prezza il rischio geopolitico nelle valutazioni.
Questi sviluppi si inseriscono nel contesto più ampio delle discussioni sull'accordo commerciale USA-Cina, con la scadenza del 12 agosto che incombe e alimenta le preoccupazioni per un'escalation delle tensioni. Nonostante le aspettative di un'estensione della tregua commerciale, l'incertezza persiste, influenzando le strategie aziendali e gli investimenti. Parallelamente, l'attenzione si concentra sui prossimi dati sull'inflazione dei consumatori statunitensi, attesi per martedì. Le previsioni indicano un possibile aumento, in parte attribuito agli effetti delle tariffe. Gli economisti di Goldman Sachs, ad esempio, prevedono che l'inflazione CPI headline annuale possa raggiungere il 2,8%. Questo dato sarà fondamentale per orientare le decisioni della Federal Reserve riguardo ai tassi di interesse.
Le indicazioni di debolezza nel mercato del lavoro continuano a sostenere le aspettative di tagli dei tassi di interesse da parte della Fed nel corso dell'anno. Alcuni governatori della Fed mantengono la proiezione di più tagli, bilanciando le pressioni inflazionistiche con i segnali di un rallentamento economico. Nonostante queste sfide, gli indici principali hanno mostrato guadagni modesti all'inizio della settimana, proseguendo il rally della settimana precedente. Il Nasdaq, in particolare, ha toccato nuovi massimi storici, dimostrando una notevole resilienza. Per la settimana conclusasi l'8 agosto 2025, l'S&P 500 è aumentato del 2,4%, il Nasdaq ha guadagnato il 3,9%, mentre i futures sull'oro sono scesi di 88,50 dollari, attestandosi a 3.402,80 dollari l'oncia.
Ulteriori eventi chiave in agenda includono il vertice USA-Russia in Alaska, previsto per il 15 agosto, incentrato sul conflitto in Ucraina, che aggiunge un ulteriore livello di complessità al quadro geopolitico globale. In questo scenario dinamico, i mercati dimostrano una capacità di adattamento, navigando tra le incertezze e cogliendo le opportunità emergenti da un panorama economico in continua evoluzione.