Un'opera d'arte profondamente personale e finora sconosciuta, realizzata da Pierre-Auguste Renoir, sarà messa all'incanto in un'asta che si terrà a Parigi il 25 novembre 2025. Questa tela eccezionale cattura una scena domestica intima, raffigurando il giovane figlio dell'artista, Jean, insieme alla sua devota tata e musa, Gabrielle Renard. Il dipinto, intitolato ufficialmente "L'enfant et ses jouets - Gabrielle et le fils de l'artiste, Jean," risale agli anni Novanta dell'Ottocento e porta con sé una stima di valutazione che oscilla tra un milione e 1,5 milioni di euro.
L'opera offre uno sguardo raro e privilegiato nella sfera privata del celebre maestro impressionista, immortalando un momento di quieta concentrazione. Jean, destinato a diventare in seguito un pioniere della cinematografia, è ritratto mentre è assorto nell'osservazione di piccole figurine, seduto accanto a Gabrielle. Questi ritratti familiari, così spontanei e privi di filtri, sono estremamente ambiti dai collezionisti, poiché stabiliscono una connessione più profonda con la narrazione personale del creatore. Il fatto che questa particolare versione del ritratto sia rimasta celata al pubblico fino a questa imminente vendita conferisce all'evento un'aura di eccezionale scoperta e mistero svelato.
Gabrielle Renard non fu una figura marginale; fu una presenza centrale nella vita di Renoir, fungendo da musa ispiratrice e apparendo in quasi 200 delle sue tele nell'arco di oltre due decenni, durante i quali si occupò della crescita dei figli dell'artista. Questo legame duraturo tra l'artista, il soggetto e la vita familiare eleva il pezzo ben oltre il livello di un semplice studio tecnico o di un bozzetto. Gli esperti d'arte sottolineano come il periodo intorno al 1890 abbia segnato una significativa evoluzione nello stile pittorico di Renoir, che si mosse verso una solidità più classica e strutturata, pur mantenendo la sua inconfondibile palette luminosa e vibrante. Questa transizione stilistica è chiaramente percepibile in questo ritratto appena riemerso.
Il ritratto non è solo una testimonianza del talento di Renoir, ma anche un documento storico della vita borghese e delle dinamiche affettive dell'epoca. Il rapporto tra Jean, futuro regista di capolavori come "La Grande Illusione," e Gabrielle, la donna che lo crebbe, era di profondo affetto e fiducia. Questa rappresentazione di intimità domestica, fissata sulla tela, fornisce un contrappunto toccante alle opere più formali e pubbliche del maestro. La combinazione di elementi personali e l'eccellenza tecnica rendono quest'opera un vero "pezzo da novanta" nel panorama delle aste d'arte moderna.
La casa d'aste che gestirà la vendita prevede un interesse internazionale considerevole, riconoscendo il dipinto come un esempio straordinario della capacità intrinseca di Renoir di infondere nelle scene quotidiane una profonda risonanza emotiva. L'evento funge da potente promemoria del fatto che anche le eredità artistiche più consolidate e familiari continuano a nascondere tesori inesplorati, offrendo nuove prospettive su narrazioni storiche e biografiche quando vengono finalmente portati alla luce del mercato globale.