Uno studio approfondito condotto dal Prof. Muzaffer Ali Shahmiri, ex Vice Cancelliere dell'Università Dr. Abdul Haq di Kurnool, mette in luce la natura profonda e universale del linguaggio metaforico presente nel Corano. Il Prof. Shahmiri, dopo oltre 25 anni di ricerca, ha identificato 156 metafore distinte, un numero senza precedenti documentato fino ad oggi.
La sua prossima pubblicazione, intitolata "Qurani Iste'aron Ki Fanni Azmat ke Asraat Urdu Aur Farsi Adab Par", promette di essere un'opera fondamentale negli studi coranici. Il libro analizzerà l'eleganza delle metafore coraniche e il loro impatto sulla letteratura in lingua urdu e persiana. Queste metafore, secondo lo studio, non sono semplici abbellimenti linguistici, ma piuttosto canali essenziali per la trasmissione di verità spirituali, rendendo concetti astratti più accessibili. Esempi significativi includono la metafora della 'luce' per rappresentare la guida divina e dell''oscurità' per simboleggiare l'allontanamento dal retto cammino.
A differenza delle metafore presenti in altre tradizioni letterarie, che sono spesso legate a specifici contesti culturali, le metafore coraniche attingono a esperienze umane universalmente condivise. Questa caratteristica intrinseca permette al messaggio del Corano di superare le barriere linguistiche e geografiche, risuonando attraverso diverse culture e periodi storici. Esempi citati includono versetti come "Egli li fa uscire dalle tenebre alla luce" (Corano 2:257) e la descrizione dello sviluppo fetale come "in tre oscurità" (Corano 39:6), che continuano a essere fonte di riflessione anche per gli scienziati moderni.
La ricerca del Prof. Shahmiri, iniziata nel 1992 con un'analisi del termine 'colpito' nella Sura Kahaf (18:11), rivela come le metafore coraniche spesso evolvano oltre i loro significati letterali per acquisire connotazioni più profonde. Questo studio completo, che colma il divario tra linguistica e spiritualità, offre ai lettori una comprensione più ricca del duraturo messaggio del Corano e della sua capacità di plasmare il pensiero e guidare l'azione attraverso i secoli. L'opera di 556 pagine è destinata ad attrarre studiosi di letteratura araba, urdu e persiana, nonché studenti seri del Corano desiderosi di coglierne gli strati più profondi.