La Vulgate, la traduzione latina della Bibbia completata da San Girolamo intorno al 406 d.C. (V secolo), è considerata un caposaldo di precisione linguistica e valore teologico, la cui influenza perdura da oltre sedici secoli.
Christophe Rico, linguista cattolico e decano del Polis Institute di Gerusalemme, ha espresso profonda ammirazione per la Vulgate, definendola una traduzione di eccezionale validità, sia antica che moderna. L'opera, iniziata intorno al 382 d.C. per volere di Papa Damaso I, mirava a revisionare le preesistenti traduzioni latine, le Vetus Latina, allineandole il più fedelmente possibile ai testi originali ebraici e greci. San Girolamo, grazie alla sua profonda conoscenza delle lingue antiche e alla consultazione di rabbini ebraici, garantì un'accuratezza senza precedenti, specialmente nel Vecchio Testamento, mentre per il Nuovo Testamento si basò sui migliori manoscritti greci disponibili.
Nel tempo, la Vulgate divenne la versione comunemente accettata e utilizzata nella Chiesa occidentale, tanto da acquisire il nome dal latino "vulgata editio", che significa "edizione comune" o "comunemente diffusa". La sua influenza è stata determinante nel plasmare la teologia cristiana e la ricerca biblica per oltre un millennio. Il Concilio di Trento, tra il 1545 e il 1563, la riconobbe ufficialmente come la Bibbia latina della Chiesa Cattolica, sancendone l'autorità e l'importanza duratura. La Vulgate non fu solo un testo di studio per gli eruditi, ma la fonte primaria per la preghiera, la liturgia e la meditazione di innumerevoli fedeli e santi, lasciando un'impronta indelebile sulla cultura occidentale.
Il Polis Institute, fondato nel 2011 da Christophe Rico, promuove lo studio delle lingue antiche attraverso il "Polis Method", un sistema di immersione totale che mira a una comprensione intuitiva e fluente. L'apprezzamento di Rico per la Vulgate, espresso dalla sua stessa competenza linguistica, sottolinea come la sua intrinseca precisione la renda ancora oggi uno strumento prezioso. Egli consiglia infatti di consultare la Vulgate in caso di dubbi sulla validità delle traduzioni moderne, definendola "incredibile" per la sua accuratezza. La Vulgate di San Girolamo rappresenta, dunque, non solo un reperto storico, ma una testimonianza vivente della dedizione alla precisione e della profonda comprensione linguistica, un pilastro insostituibile per la comprensione delle Scritture e un esempio illuminante di come la ricerca della verità possa risuonare attraverso le epoche.