Lingua dei fischi berbera del Marocco: una sfida per la sopravvivenza tra esodo rurale e cambiamenti climatici

Modificato da: Vera Mo

Nelle remote montagne dell'Alto Atlante in Marocco, una forma di comunicazione ancestrale basata sui fischi, conosciuta come "Assinsg" in Tamazight (berbero), sta lottando per la sopravvivenza. Questa lingua fischiata, capace di trasmettere messaggi su distanze fino a 3 chilometri, è un'abilità vitale in un paesaggio impervio dove le parole parlate faticano a farsi sentire. Appresa fin dalla tenera età, l'Assinsg è profondamente legata all'identità culturale dei pastori berberi.

Tuttavia, questo prezioso patrimonio culturale è minacciato da sfide significative. L'esodo rurale, spinto dalla mancanza di servizi essenziali come acqua corrente ed elettricità nei villaggi isolati, sta costringendo le famiglie a migrare verso le città in cerca di migliori opportunità. Questa migrazione non solo mette a rischio la trasmissione della lingua fischiata, ma minaccia anche il pastoralismo stesso, un'attività economica e culturale intrinsecamente legata a questa forma di espressione.

Le conseguenze dei cambiamenti climatici aggravano ulteriormente la situazione. Siccità sempre più severe costringono i pastori a spostamenti prolungati alla ricerca di pascoli, sconvolgendo i cicli tradizionali della vita pastorale. L'Alto Atlante è riconosciuto come un'area particolarmente vulnerabile ai rapidi cambiamenti ambientali, con condizioni climatiche estreme che impattano direttamente sulla sostenibilità delle pratiche agricole e pastorali. Studi indicano che il Marocco sta affrontando una riduzione delle precipitazioni e un aumento delle temperature, con conseguente degrado dei pascoli e scarsità d'acqua.

Nonostante queste difficoltà, si stanno moltiplicando gli sforzi per preservare questa eredità unica. Ricercatori come Fatima-Zahra Salih stanno lavorando alla documentazione dell'Assinsg per proporla al riconoscimento e alla salvaguardia da parte dell'UNESCO. Parallelamente, associazioni dedicate alla protezione di questo patrimonio, guidate da figure come Brahim Amraoui, sperano che le nuove generazioni continuino a praticare e valorizzare questa lingua, testimone dell'ingegnosità umana, affinché possa continuare a risuonare tra le montagne.

Fonti

  • Geo.fr

  • L'Express

  • H24info

  • Ici Beyrouth

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