Maratoneti: il cervello consuma mielina per energia extra

Modificato da: Elena HealthEnergy

Una scoperta scientifica rivoluzionaria rivela che il cervello dei maratoneti, durante sforzi estremi, può attingere alla mielina, la guaina protettiva che riveste i neuroni, come fonte di energia di emergenza. Questa capacità del cervello di adattarsi quando le riserve di glucosio si esauriscono offre nuove prospettive sulla plasticità cerebrale e sui meccanismi di sopravvivenza del corpo umano.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Metabolism, ha utilizzato scansioni MRI su maratoneti prima e dopo le gare per osservare queste trasformazioni. I risultati indicano che, in condizioni di esaurimento delle riserve di glucosio, il cervello inizia a consumare la mielina, in particolare nelle aree legate al controllo motorio. Questo processo è temporaneo e completamente reversibile, con i livelli di mielina che ritornano alla normalità entro circa due settimane a due mesi dalla competizione.

La mielina, composta principalmente da lipidi, è fondamentale per la trasmissione rapida degli impulsi nervosi grazie alla sua natura isolante. Una volta terminata la fase di sforzo intenso, il cervello è in grado di sintetizzare nuova mielina per ripristinare le fibre nervose, un processo che richiede diverse settimane.

La comunità dei runner in Brasile è particolarmente vivace, con oltre 2.800 gare ufficiali all'anno e più di 19 milioni di utenti sulla piattaforma Strava, rendendo il paese il secondo per numero di atleti iscritti all'app.

La capacità del cervello di rigenerare la mielina in tempi relativamente brevi dopo uno stress estremo è un testimone della sua incredibile resilienza e capacità di adattamento.

Fonti

  • Jornal Diário do Grande ABC

  • Go Outside

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