La Crisi Commerciale USA-Messico: Impatti Economici e Manovre Diplomatiche nel 2025

Modificato da: S Света

L'inizio del 2025 ha segnato una significativa e rapida escalation nelle relazioni economiche nordamericane. A partire dal 1° febbraio, gli Stati Uniti e il Messico sono entrati in una fase di aperto scontro commerciale. La scintilla che ha innescato il conflitto è stata l'introduzione da parte di Washington di dazi bilaterali, un'azione che ha immediatamente messo in discussione i consolidati legami economici, con ripercussioni particolarmente acute nelle regioni di confine. La radice del disaccordo risiede nell'imposizione di tariffe americane sulle importazioni messicane, rendendo indispensabili sforzi diplomatici urgenti per scongiurare un ulteriore inasprimento della situazione.

Un momento cruciale di questa tensione si è verificato il 4 marzo 2025, quando gli Stati Uniti hanno applicato dazi del 25% su tutte le merci importate dal Messico, con l'unica eccezione dei prodotti conformi alle normative T-MEC. Questa mossa è stata la diretta conseguenza di una pressione economica più ampia avviata il 1° febbraio 2025, quando l'amministrazione Trump aveva già imposto tariffe su beni provenienti sia dal Canada che dal Messico, dichiarando l'obiettivo di ridurre il deficit commerciale e affrontare le questioni migratorie. All'interno di questo scenario di attrito, il 14 luglio 2025, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha revocato l'Accordo di Sospensione del 2019 sul commercio di pomodori. Tale revoca ha comportato l'introduzione di un dazio medio del 17% sui pomodori messicani, una decisione accolta con favore dai produttori della Florida, che l'hanno interpretata come un ritorno a una “concorrenza leale”.

Le strutture economiche delle aree di frontiera, in particolare nei settori manifatturiero e delle costruzioni, si sono ritrovate al centro di questa pressione negativa. Nonostante il governo messicano, guidato dalla Presidente Claudia Sheinbaum, mantenesse una previsione di crescita del PIL dell'1,8% per il 2025, le valutazioni esterne indicavano notevoli difficoltà. Questo pessimismo è giustificato dal fatto che oltre l'80% delle esportazioni messicane è destinato agli Stati Uniti. In risposta alle misure americane, la parte messicana ha annunciato l'intenzione di introdurre dazi di ritorsione su una serie di prodotti statunitensi, il cui elenco dettagliato era atteso per la pubblicazione il 9 marzo.

Gli sforzi diplomatici sono stati attivati a vari livelli. Tra questi, spiccano i negoziati programmati per il Forum APEC in Corea del Sud, previsti tra il 31 ottobre e il 1° novembre. Alle discussioni hanno partecipato rappresentanti di Stati Uniti e Messico, affiancati da think tank influenti come il Centro per gli Studi Strategici e Internazionali (CSIS), e funzionari chiave tra cui Marcelo Ebrard e Luis Rosendo Gutiérrez. Rimane in sospeso la questione di un possibile aumento delle tariffe dal 25% al 30% e il destino della revisione dell'accordo T-MEC, fissata per luglio 2026, sulla quale il Presidente Trump aveva espresso forti riserve. Anche l'industria automobilistica si trova in una fase di grande incertezza, minacciata dall'applicazione di dazi aggiuntivi: il 25% sui camion di media e grande portata prodotti al di fuori degli Stati Uniti e il 10% sugli autobus.

È fondamentale inquadrare questi eventi nel contesto più ampio della riorganizzazione delle catene di approvvigionamento globali. Se in precedenza la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina aveva favorito il *nearshoring* verso il Nord America, attirando investimenti in Messico, soprattutto nei settori ad alta intensità tecnologica tramite il programma IMMEX, l'attuale scontro sta erigendo nuove barriere. È degno di nota che, nel 2023, il Messico abbia superato la Cina, diventando il principale partner commerciale degli Stati Uniti, nonostante l'82% delle esportazioni messicane sia diretto verso il mercato statunitense. Questo cambiamento sottolinea come, anche in presenza di forti tensioni, i flussi economici cerchino i percorsi più efficienti, riflettendo la capacità di adattamento e le dinamiche di cooperazione interna che, in ultima analisi, definiscono la traiettoria di sviluppo della regione.

Fonti

  • El Diario de Yucatán

  • 2025 United States trade war with Canada and Mexico

  • México y EE UU perfilan un nuevo acuerdo de seguridad, migración y comercio en la última milla de la prórroga arancelaria

  • US-Mexico trade war impacts border economy

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