La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha delineato una visione ambiziosa per il futuro della mobilità in Europa, annunciando l'intenzione di promuovere una nuova generazione di veicoli elettrici accessibili. Questa iniziativa, presentata il 10 settembre 2025, mira a democratizzare l'accesso alla mobilità elettrica, rendendola una realtà concreta per un numero maggiore di cittadini europei. L'obiettivo è un passaggio all'elettrico che sia sia ecologico che economicamente vantaggioso, rispondendo alla crescente concorrenza dei produttori cinesi nel settore dei veicoli elettrici, con modelli come il BYD Seagull che si posizionano a prezzi competitivi, spesso intorno ai 15.000-20.000 euro.
L'iniziativa europea mira a creare un'alternativa "made in Europe", indipendente dalle catene di approvvigionamento asiatiche, potenzialmente ispirandosi al concetto di "kei car" giapponesi, veicoli compatti e a basso costo. Attualmente, l'iniziativa è in fase di studio, con i dettagli specifici e le caratteristiche tecniche che verranno definiti nelle prossime settimane e mesi. La Commissione sta valutando attentamente le peculiarità di questa nuova gamma di veicoli elettrici, con l'obiettivo di definire un quadro normativo che favorisca la produzione di auto elettriche più piccole e convenienti.
Questo sforzo si inserisce in un contesto più ampio di sostegno all'industria automobilistica europea, che sta attraversando un periodo di profonda trasformazione. La Presidente von der Leyen ha anche annunciato un pacchetto di 1,8 miliardi di euro per rafforzare la produzione di batterie in Europa, riconoscendo le batterie come un elemento chiave per le tecnologie pulite, in particolare per le auto elettriche. La strategia europea punta a un equilibrio tra innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e accessibilità economica, con l'obiettivo di mantenere la competitività dell'industria automobilistica del continente e rispondere alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione.
L'industria automobilistica europea, che impiega circa 13 milioni di persone e contribuisce significativamente al PIL, sta affrontando sfide quali l'aumento dei costi di produzione, la riduzione degli incentivi statali e un calo della domanda. L'introduzione di modelli elettrici più accessibili è vista come una leva fondamentale per rivitalizzare il settore e garantire che l'Europa rimanga un attore centrale nella transizione verso la mobilità elettrica globale. L'obiettivo è quello di offrire ai consumatori europei alternative valide e convenienti, contrastando la tendenza attuale che vede una predominanza di SUV elettrici premium, spesso con prezzi superiori ai 40.000 euro, mentre la domanda di veicoli elettrici più piccoli ed economici rimane forte, con molti europei disposti a considerare l'acquisto di un'auto elettrica a circa 25.000 euro o meno.
La Commissione sta anche riconsiderando gli obiettivi climatici per le automobili, con un occhio alla neutralità tecnologica, pur ribadendo l'importanza del Green Deal e dell'obiettivo di eliminazione dei motori a combustione interna entro il 2035. L'industria automobilistica, rappresentata da associazioni come Anfia, accoglie con favore queste direzioni, auspicando misure concrete che supportino la transizione verso un futuro elettrico sostenibile e accessibile per tutti i cittadini europei.