Parigi – L'instabilità politica in Francia ha raggiunto un nuovo picco l'8 settembre 2025, con le dimissioni del Primo Ministro François Bayrou e del suo governo a seguito di un voto di sfiducia dell'Assemblea Nazionale. L'esito, con 364 voti contrari e 194 favorevoli, ha segnato la fine di un mandato durato nove mesi e ha riaperto la corsa alla successione per il Presidente Emmanuel Macron.
Bayrou, nominato nel dicembre 2024 per sostituire Michel Barnier, aveva promosso un piano di risanamento delle finanze pubbliche con l'obiettivo di ridurre il deficit di 44 miliardi di euro. Le misure proposte, tra cui l'abolizione di festività nazionali e l'introduzione di nuove tasse per i pensionati, hanno incontrato una forte opposizione trasversale da parte di quasi tutti i partiti politici, dal Rassemblement National a La France Insoumise, passando per i Socialisti e i Verdi, evidenziando profonde divergenze sulle strategie economiche.
Questa caduta di governo si inserisce in un contesto di crescente turbolenza politica che affligge la Francia da oltre due anni. Bayrou è il quarto Primo Ministro a lasciare l'incarico sotto la presidenza Macron, un segnale delle difficoltà nel mantenere una maggioranza coesa in un parlamento frammentato, ulteriormente complicato dalle elezioni anticipate del giugno 2024. La necessità di trovare un nuovo leader politico sottolinea la sfida di governare in un contesto che richiede un ampio consenso, spesso difficile da ottenere.
Le finanze pubbliche francesi rimangono un nodo cruciale: il deficit si attesta vicino al 5,8% del PIL, superando i limiti stabiliti dall'Unione Europea, mentre il debito pubblico grava per oltre il 113% del PIL. In questo scenario, il Ministro delle Finanze, Éric Lombard, ha suggerito che il prossimo esecutivo potrebbe dover rinegoziare il piano di austerità, cercando un compromesso con le forze politiche per garantire una maggiore stabilità fiscale. La direzione futura delle politiche economiche del paese resta quindi incerta, in attesa delle decisioni del Presidente Macron.