UE approva prestito da 35 miliardi di euro per l'Ucraina, garantito dai profitti degli asset russi congelati

Modificato da: S Света

Nell'ottobre 2024, l'Unione Europea ha formalmente approvato un prestito di 35 miliardi di euro destinato alla ricostruzione dell'Ucraina. Questa iniziativa finanziaria innovativa sfrutta i profitti generati dagli asset russi congelati, segnando un passo significativo nel sostegno internazionale a Kyiv. L'accordo si inserisce in un impegno più ampio delle nazioni del G7, nell'ambito dell'iniziativa di Accelerazione Straordinaria delle Entrate (ERA), che a giugno 2024 avevano concordato un pacchetto di supporto fino a 50 miliardi di dollari per l'Ucraina, anch'esso basato sui fondi russi immobilizzati. Il Parlamento europeo ha dato il suo via libera a larga maggioranza a questa misura, con 518 voti a favore, 56 contrari e 61 astensioni.

Il meccanismo ideato dalla Commissione Europea prevede l'emissione di obbligazioni UE a zero cedola, garantite collettivamente dagli Stati membri. Queste obbligazioni verranno scambiate con gli interessi maturati dagli asset russi congelati, stimati in circa 210 miliardi di euro detenuti in Europa. L'obiettivo è fornire un sostegno finanziario immediato all'Ucraina, con l'intesa che la Russia sarà in ultima analisi responsabile dei danni bellici, posticipando così il rimborso definitivo. Entro ottobre 2025, il prestito si prevede che venga erogato, mirando a rafforzare la stabilità economica e la ricostruzione del paese.

Questa mossa rappresenta un approccio finanziario audace, volto a mobilitare risorse sostanziali per la ripresa ucraina senza procedere alla confisca diretta del capitale russo, un'azione che comporterebbe complesse implicazioni legali ed economiche. L'UE ha sottolineato che l'Ucraina ripagherà il prestito solo una volta che la Russia avrà coperto i danni di guerra, garantendo che l'onere finale ricada sull'aggressore.

Il meccanismo è stato accolto con cauto ottimismo dagli Stati membri, sebbene la sua piena attuazione richieda un'approvazione unanime, un ostacolo che ha precedentemente rallentato iniziative simili. L'iniziativa dell'UE si inserisce in un contesto di crescente pressione internazionale affinché la Russia contribuisca ai costi della distruzione causata dalla sua aggressione. Le nazioni del G7, tra cui Stati Uniti, Canada, Giappone, Regno Unito, Francia, Germania e Italia, hanno mostrato unità nel sostenere l'Ucraina attraverso questo strumento finanziario.

Oltre al prestito, gli Stati Uniti hanno firmato un accordo di sicurezza bilaterale decennale con l'Ucraina, volto a rafforzare le sue capacità di difesa e a gettare le basi per una futura adesione alla NATO. L'efficace utilizzo dei fondi sarà monitorato dall'UE per garantire che siano impiegati per la ricostruzione delle infrastrutture, il sostegno all'economia ucraina e le priorità di bilancio, inclusi i settori sociali e militari. L'Unione Europea si conferma come il principale sostenitore diretto del bilancio ucraino dal febbraio 2022, avendo già fornito 62,5 miliardi di euro. Questo nuovo meccanismo finanziario, sebbene innovativo, solleva anche questioni legali ed economiche che potrebbero stabilire un precedente per l'uso futuro di asset statali congelati in contesti geopolitici simili.

Fonti

  • The Star

  • European Parliament

  • Bloomberg

  • Kyiv Independent

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