Il 19 agosto 2025, Nuova Delhi è stata teatro del 24° round del Dialogo tra i Rappresentanti Speciali Cina-India sulla questione di confine. L'incontro, co-presieduto dal Ministro degli Esteri cinese Wang Yi e dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale indiano Ajit Doval, ha sancito un importante consenso di dieci punti, volto a rafforzare la gestione dei confini, la cooperazione economica e gli scambi tra i due Paesi.
L'accordo prevede l'istituzione di nuovi meccanismi per la gestione dei confini nei settori orientale e centrale, affiancando quelli già operativi nel settore occidentale. Un Gruppo di Esperti sarà dedicato alla delimitazione dei confini, con l'obiettivo di raggiungere risultati preliminari. Sono stati inoltre definiti protocolli per la de-escalation militare e la comunicazione, con l'intento di potenziare i canali di dialogo diplomatico e militare.
Il commercio di frontiera tradizionale riprenderà in tre punti strategici: Passo Lipulekh, Passo Shipki La e Passo Nathu La. Questa riapertura delle rotte commerciali, interrotte a causa della pandemia e di altre tensioni, rappresenta un passo cruciale per la rivitalizzazione degli scambi economici. Tuttavia, il ripristino del commercio attraverso il Passo Lipulekh ha suscitato una protesta da parte del Nepal, che rivendica la sovranità sul territorio, una posizione contestata dall'India sulla base di accordi storici risalenti al 1954.
Sul fronte della connettività, i voli diretti tra Cina e India riprenderanno al più presto, parallelamente alla finalizzazione di un Accordo sui Servizi Aerei aggiornato. Saranno inoltre semplificate le procedure per il rilascio dei visti per turisti, uomini d'affari, media e altri visitatori. Un aspetto culturale e spirituale di rilievo è l'ampliamento del pellegrinaggio indiano verso il Monte Kailash e il Lago Manasarovar in Tibet, con inizio previsto nel 2026.
La cooperazione si estenderà anche ai fiumi transfrontalieri, con la Cina che si impegna a condividere informazioni idrologiche in caso di emergenza, rafforzando la collaborazione su questioni umanitarie e ambientali. L'accordo giunge in un contesto di pressioni economiche globali, sottolineando l'importanza strategica di relazioni bilaterali stabili per entrambe le nazioni. Il volume degli scambi bilaterali tra India e Cina ha raggiunto i 118,40 miliardi di dollari nell'anno fiscale 2023-24, confermando la Cina come principale partner commerciale dell'India. Nonostante le tensioni passate, come lo scontro nella Valle di Galwan nel 2020, questo consenso dimostra una volontà condivisa di gestire le divergenze attraverso il dialogo e la cooperazione, rafforzando la stabilità regionale e il potenziale di crescita economica.