Australia abbassa il tetto al prezzo del petrolio russo a 47,60 dollari e sanziona 95 navi della "flotta ombra"

Modificato da: Ирина iryna_blgka blgka

L'Australia ha ridotto il tetto al prezzo del greggio russo a 47,60 dollari al barile e ha imposto sanzioni su altre 95 navi appartenenti alla "flotta ombra" della Russia. Questa mossa, coordinata con partner internazionali come l'Unione Europea, il Regno Unito, il Canada, la Nuova Zelanda e il Giappone, mira a diminuire il valore di mercato del petrolio russo e a limitare i fondi destinati all'economia di guerra della Russia.

La decisione di abbassare il tetto al prezzo del petrolio, precedentemente fissato a 60 dollari al barile, fa parte di uno sforzo più ampio per indebolire la capacità della Russia di finanziare l'invasione dell'Ucraina. Il Ministro degli Esteri australiano, Penny Wong, ha dichiarato che questa misura "aiuterà a privare l'economia di guerra russa dei ricavi petroliferi". L'Australia mantiene inoltre il suo divieto totale di importazione di petrolio e prodotti petroliferi dalla Russia.

Dall'inizio di giugno 2025, il governo australiano ha sanzionato oltre 150 navi della "flotta ombra". Queste navi sono utilizzate dalla Russia per aggirare le sanzioni internazionali attraverso pratiche ingannevoli, come il cambio di bandiera, la disattivazione dei sistemi di tracciamento e l'operatività con assicurazioni inadeguate, rappresentando anche un rischio per la sicurezza marittima e ambientale. Il governo australiano ha ora imposto un totale di oltre 1.600 sanzioni in risposta all'invasione russa dell'Ucraina.

Il Ministro degli Affari Esteri ucraino, Andrii Sybiha, ha espresso gratitudine all'Australia per il suo decisivo sostegno e l'adesione al diritto internazionale.

L'Ucraina ha sollecitato i partner internazionali ad intensificare le sanzioni contro Mosca per esercitare maggiore pressione. L'efficacia di queste sanzioni è in costante monitoraggio, poiché la Russia adatta continuamente le proprie strategie per aggirare le restrizioni. L'impatto di queste azioni coordinate è fondamentale per sostenere la sovranità dell'Ucraina e garantire la responsabilità della Russia per le sue azioni.

Anche il Giappone ha recentemente allineato le proprie politiche, abbassando il tetto al prezzo del petrolio russo a 47,60 dollari al barile, in sintonia con le misure adottate dall'Unione Europea. L'UE, nel suo 18° pacchetto di sanzioni, ha non solo ridotto il tetto al prezzo del petrolio, ma ha anche sanzionato banche cinesi e raffinerie indiane coinvolte nel commercio di prodotti russi.

L'abbassamento strategico del tetto al prezzo del petrolio segue l'istituzione originaria del meccanismo da parte del G7 nel dicembre 2022, L'Unione Europea ha introdotto un meccanismo dinamico per il tetto del prezzo del greggio russo, fissando uno sconto del 15% rispetto al prezzo medio di mercato, che si traduce in un tetto effettivo di circa 47,60 dollari al barile. Questo approccio mira a chiudere le falle che consentono a Mosca di esportare indirettamente il greggio per la raffinazione. L'efficacia complessiva di queste misure è un processo in evoluzione, che richiede vigilanza e adattamento continuo da parte della comunità internazionale.

Fonti

  • News.az

  • National Tribune

  • ABC News

  • Discovery Alert

Hai trovato un errore o un'inaccuratezza?

Esamineremo il tuo commento il prima possibile.

Australia abbassa il tetto al prezzo del p... | Gaya One