ONU: Israele commette genocidio a Gaza, accuse respinte da Tel Aviv
Modificato da: Tatyana Hurynovich
Una commissione d'inchiesta indipendente delle Nazioni Unite ha concluso che Israele sta commettendo atti di genocidio contro i palestinesi nella Striscia di Gaza. Il rapporto, con riferimenti ad agosto 2025, evidenzia che le autorità e le forze di sicurezza israeliane avrebbero commesso quattro dei cinque atti definiti dalla Convenzione sul Genocidio del 1948. Questi atti includono l'uccisione di membri di un gruppo, il causare gravi danni fisici o mentali, l'infliggere deliberatamente condizioni di vita calcolate per provocare la distruzione fisica del gruppo e l'imposizione di misure volte a prevenire le nascite.
La commissione, presieduta da Navi Pillai, ex capo dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha affermato che le dichiarazioni dei leader israeliani e il comportamento delle forze di sicurezza indicano un'intenzione di distruggere i palestinesi a Gaza come gruppo. L'intento genocida, secondo il rapporto, è l'unica inferenza ragionevole derivante dalla totalità delle prove e dal modello di condotta osservato. Israele ha categoricamente respinto queste accuse, definendole "disgraceful and false" (disonorevoli e false) e "distorted and false" (distorte e false), accusando il panel dell'ONU di fare eco alla propaganda di Hamas e di ignorare le prove. Il rappresentante permanente di Israele presso l'ONU a Ginevra, Dani Dayan, ha definito le conclusioni della commissione come "marionette" e le loro dichiarazioni come "fabrications" (fabbricazioni).
La Commissione Europea, attraverso la sua rappresentante Teresa Ribera, aveva precedentemente espresso preoccupazione, affermando che le azioni di Israele a Gaza "portano molti segni distintivi del genocidio". Tuttavia, la Commissione Europea ha successivamente preso le distanze da tali affermazioni, precisando che la Vicepresidente Ribera non parlava a nome dell'istituzione e che spetta ai tribunali decidere sulla questione del genocidio. La Commissione Europea ha proposto sanzioni contro ministri israeliani estremisti e coloni violenti, oltre alla sospensione della parte commerciale dell'Accordo di Associazione UE-Israele, ma l'approvazione di tali misure richiede l'unanimità degli Stati membri.
Il rapporto della commissione ONU cita anche che, ad agosto 2025, il Ministero della Salute palestinese ha segnalato 300 vittime di fame a Gaza, di cui 117 bambini, a causa del blocco israeliano. Organizzazioni internazionali e Stati membri dell'ONU continuano a chiedere azioni per fermare la violenza e proteggere i civili, sottolineando la necessità di una risoluzione giusta per prevenire ulteriori sofferenze. Alcuni Stati membri dell'UE, come Spagna e Irlanda, hanno sollecitato misure economiche e un embargo sulle armi contro Israele, mentre altri, come Ungheria e Germania, hanno mostrato riserve su tali azioni. La comunità internazionale è chiamata a rispettare gli obblighi di diritto internazionale per porre fine al genocidio e punire i responsabili, con raccomandazioni che includono la cessazione del trasferimento di armi verso Israele e l'avvio di indagini e procedimenti legali contro individui e società coinvolti.
Fonti
Deutsche Welle
Комисија на ОН: Израел врши геноцид врз Палестинците во Газа
Потпретседателка на ЕУ: Акциите на Израел во Газа многу личат на геноцид
Амнести интернешнал: Израел изврши и продолжува да врши геноцид во Газа
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